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Al Panzini il calendario della vita per la vita, legato al percorso didattico “A..mici e dintorni”

Tanti gli interventi alla presentazione. Coinvolte le classi 1 E Eno, 1 A Tur, 2 A Tur, 3 B Cuc, 4 A Tur, 4 B Sala, 3 A Acc, 4 A Dol, 5 C Cuc.

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Progetto A...mici e dintorni al Panzini - presentazione calendario 2020

Il 2 dicembre 2019 gli alunni di alcune classi del Panzini hanno vissuto una mattina densa di emozioni ed altamente significativa per il loro processo di crescita e formativo, nell’ottica di un fattivo impegno per essere sempre più cittadini responsabili, attenti alle concrete problematiche del loro tempo e, nel contempo, nel dare il loro contributo per un futuro migliore.

Nella hall dell’istituto è stato presentato il calendario 2020 legato al progetto “A…mici e dintorni”, realizzato dagli studenti grazie alla competenza grafica della prof.ssa Lucia Russo.

Il percorso fin qui attuato dalle classi delle docenti Mirella Verde, Anna e Lucia Russo partecipanti all’iniziativa, rispetta l’ottica del progetto, totalmente autofinanziato e già in atto dal passato anno scolastico, si articola in una sorta di cantiere aperto, un vero e proprio “work in progress”.

Infatti, come hanno ricordato gli stessi studenti durante la presentazione dell’evento, accanto ad aspetti teorico-formativi fra i quali guidare gli alunni nella lettura e in conseguenti lavori che facciano scoprire ed apprezzare opere inerenti gli animali (aspetto questo, ricordiamolo, che ha una notevole ricaduta sulle abilità di produzione scritta e di lettura, fondamentali nel processo educativo come afferma la recente sollecitazione del presidente Mattarella che si appella alle istituzioni affinché si approntino “le misure più idonee per diffondere libri e sviluppare la lettura” per la formazione di cittadini consapevoli) e sensibilizzare all’amore verso i “quattro zampe” con produzione di racconti, poesie, storie che riguardano il vissuto degli alunni con i proprio pet, si pongono alcune azioni ben precise che potranno ulteriormente arricchirsi di nuove proposte operative appunto durante i lavori e lo sviluppo del progetto stesso.

Progetto A...mici e dintorni al Panzini - presentazione calendario 2020Dopo una breve introduzione della professoressa Mirella Verde, che ha sottolineato il valore etico-educativo del progetto, e del dirigente scolastico, che quest’anno ha inserito l’iniziativa nel PTOF, hanno preso la parola gli studenti che hanno ricordato gli obiettivi del progetto e quanto già realizzato nel trascorso anno scolastico, durante il quale, la vendita dei calendari ha portato all’istituzione di un fondo usato a fini benefici per aiutare colonie feline, associazioni animaliste, ma anche il CAV di Senigallia (centro di aiuto alla vita) e altre situazioni di difficoltà e di indigenza. Strettamente collegato al progetto, il “macro progetto” sull’Europa coordinato dal professor Crippa, che verte anche sul grave problema della deforestazione. Il professor Crippa ha partecipato all’evento portando con sé anche la figlia, giovane studentessa di liceo, che si sta adoperando con impegno per pubblicizzare l’iniziativa anche nella sua scuola.

Quest’anno, oltre che il calendario, il progetto prevede, hanno detto gli studenti, anche la realizzazione di una mostra dei lavori prodotti da loro stessi. Con il ricavato delle vendite oltre che continuare le forme di solidarietà sopra citate, gli studenti hanno manifestato l’intenzione di acquistare delle piante per creare un piccolo bosco, azione questa altamente significativa, espressione della volontà di radicare una speranza per un futuro migliore in tutti i sensi. A tal proposito sono state ricordate le parole di papa Francesco: “Piantare un albero è, in primo luogo, un invito a continuare a lottare contro fenomeni come la deforestazione e la desertificazione…. A sua volta piantare un albero ci provoca a continuare ad avere fiducia, a sperare e soprattutto impegnarci concretamente per trasformare tutte le situazioni di ingiustizia e di difficoltà che oggi soffriamo”.

Tante le personalità del mondo istituzionale ed associativo presenti, che hanno preso la parola insieme anche agli studenti, alcuni dei quali hanno presentato dei loro lavori altamente significativi come Martina Cariaggi che ha letto una sua composizione sul particolare rapporto d’amore con il cavallo con il quale fa equitazione. Tra le altre cose, Martina ha letto: ”Mi sono resa conto che l’equitazione fa capire ai ragazzi che la creatura che cavalcano è come noi: come noi nasce, mangia, beve, corre, impara, conosce. E vive. Come tutti noi. Non è una persona, ma è un’amica fedele e che l’unica cosa che ci divide sono le parole. Se capisse ogni mia sillaba, le direi così tante volte grazie che si stuferebbe, ma io continuerei all’infinito perché è la verità. Perché al mio cavallo non importa se sono bella o brutta, se sono brava a scuola, che tipo di musica ascolto: a lui importa se si può fidare di te, se starai al suo fianco quando starà male, se potrai ascoltarlo.”

Poi ha preso la parola Sara Verdenelli della I A Tur, che ha presentato un power point di natura storica sul gatto, animale sacro per gli antichi egiziani; quindi è stata la volta della signora Claudia Bartolini, operatrice sanitaria, una semplice cittadina che, altamente emozionata, ha raccontato la sua esperienza nel salvare animali in difficoltà, invitando tutti a non voltarsi dall’altra parte ma a prodigarsi nel loro soccorso.

Ha preso la parola il presidente del CAV di Senigallia, che ha ringraziato per gli aiuti dati; poi è stata la volta di Gabria Piefederici dell’associazione Sguinzagliati, presente con il cane Randa, e che ha parlato della pet therapy e dell’educazione cinofila, un progetto nel carcere di Montacuto e di Barcaglione che ha come obiettivo quello di unire la riabilitazione dell’uomo detenuto in carcere con l’educazione cinofila, per favorire l’adozione degli animali.

Dopo questo intervento ha preso la parola la direttrice degli istituti penitenziari di Montacuto e di Barcaglione, che ha sottolineato l’importanza del progetto illustrato da Gabria Pierfederici, di quanto il vissuto con un cane proveniente dalle sbarre di un canile sia assimilabile a quello di un detenuto. Inoltre la direttrice del carcere ha parlato anche di altre lodevoli iniziative per cercare, per quanto possibile, di ricostituire il nucleo affettivo di chi è incarcerato, fra le quali le partite di calcio tra padri detenuti e i loro figli.

Riallacciandosi al discorso della pet therapy, l’alunna Alessia Giannini ha presentato una sua ricerca sull’importanza del gatto proprio nella pet therapy, quindi è stata la volta del nucleo cinofilo dei Vigili del Fuoco, presenti con il loro cani addestrati per il salvataggio delle persone disperse e in caso di tragedie come calamità, terremoti e crolli.

Poi ha preso la parola il comandante del nucleo Carabinieri Forestale di Senigallia che si è riallacciato a quanto fatto vedere da un power point sul maltrattamento nei confronti degli animali parlando delle sanzioni previste dalla normativa vigente.

Successivamente è intervenuto il professor Giovanni Mandolini che, parlando dell’AVIS e del suo impegno nel salvare vite, ha sottolineato l’importanza delle associazioni che operano nel volontariato. Luana Bedetti e Rocco Coretti, rispettivamente coordinatrice provinciale e coordinatore regionale dell’OIPA, hanno poi parlato, supportati da video, di alcuni casi di maltrattamento subiti nel nostro circondario da alcuni cani, e dell’intervento delle guardie zoofile per salvare e curare gli stessi. La signora Cinzia Bigatti, animalista e sostenitrice di colonie feline e di aiuti per canili, ha parlato della sua attività di raccolta alimenti per i quattro zampe, ma soprattutto ha invitato i ragazzi a non diffondere video di violenza sugli animali perché potrebbero generare emulatori di questi gesti brutali. Il sindaco Bartozzi di Montemarciano ha poi espresso la volontà del Comune da lui amministrato di operare fattivamente per la tutela dell’ambiente e degli animali. Il vice preside Goffredo Giovannelli si è complimentato con i ragazzi per il lavoro svolto e si è subito adoperato per trovare lo spazio per la piantumazione dei primi due alberi nel nostro giardino del nostro istituto.

Progetto A...mici e dintorni al Panzini - presentazione calendario 2020A chiudere una mattinata molto ricca di significative presenze è stato il professor Ubaldo Landi con un intervento su: “L’uomo, la natura, gli animali”, coadiuvato dall’alunna Gloria Giacconi e poi i ringraziamenti della professoressa Lucia Russo. Durante i lavori del convegno, gli studenti hanno anche mostrato i primi alberi che saranno piantati all’interno del cortile della scuola e fatto le prime donazioni di alimenti per gatti, cani e per il centro d’aiuto alla Vita. Insomma una bella iniziativa che si fonda anche su quella speranza espressa dalle parole del filosofo Pietro Martinetti nella sua opera La psiche degli animali, ricordate dalla professoressa Mirella Verde in apertura: ”….quando penetrerà in noi un più vero concetto della natura dell’animale e del suo rapporto con noi, esso aprirà anche al nostro occhio spirituale un regno dello spirito più vasto che il regno umano: allora gli uomini riconosceranno che vi è tra tutte le creature un rapporto ed un’obbligazione vicendevole ed estenderanno, senza sforzo, a tutti gli esseri viventi quei sensi di carità e di giustizia, che ora considerano dovuti soltanto agli uomini”.

Ringraziamo la dott.ssa Laura Mandolini, caporedattrice di Voce Misena, che si è dimostrata, sin dall’anno scorso, sensibile e pronta a sostenerci, e Marina Marchetti di Radio Ananas che ha effettuato un’intervista agli studenti in diretta radiofonica ed ha pubblicizzato l’evento nei vari radiogiornali. Il nostro saluto e ringraziamento va anche ad alcuni rappresentanti dell’Associazione O.S.I.A.M.O (Osservatorio per l’infanzia e l’adolescenza) di Montemarciano, i genitori dei ragazzi che hanno sostenuto fin da subito il progetto e alla giornalista Caterina Cantori e alla redazione di TV Centro Marche, che ha ripreso i vari interventi, realizzando poi un servizio davvero speciale.

Che dire dei ragazzi e ai ragazzi!? Bravi! Davvero sorprendenti: autonomi, professionali e competenti.

Ci piace aggiungere a quanto scritto, alcuni pareri degli studenti della 4 b sala:

Gloria: “è stato molto commovente l’intervento dell’infermiera, che ha parlato di come ha salvato la vita ad un cane chiuso in gabbia, maltrattato ed abbandonato che si trovava vicino a casa sua e che poi successivamente ha curato ed adottato. Lo scorso agosto il cane è venuto a mancare dopo aver vissuto il suo ultimo periodo in compagnia di persone che lo hanno tanto amato”.

Maria: “Un intervento veramente molto originale è stato quello sui gatti egizi presentato da una ragazza del primo anno del settore turistico. Il gatto, presente nelle pergamene acquistate durante un viaggio in Egitto dell’alunna, nella civiltà egizia veniva venerato. In molti casi i gatti alla loro morte venivano seppelliti insieme a latte e topi per garantire loro la felicità nella vita ultraterrena”.

Andrea: “Nel corso della mattinata è stato letto un tema da una ragazza di prima del settore turistico sul rapporto di amicizia e di fiducia che si instaura tra gli uomini e il cavallo. Il cavallo dopo un certo periodo di tempo inizia a fidarsi e a capire le emozioni che prova il padrone.
Per raggiungere empatia uomo e cavallo occorrono questi ingredienti: la fiducia, il rispetto e la connessione, e quando si congiungono si raggiunge la massima intesa uomo-cavallo”.

Lucio: “Veramente toccante, verso metà mattinata l’intervento delle guardie zoofile dell’OIPA di Ancona. Ci hanno spiegato la storia di Draghetto, un cane recluso all’interno di un box, pieno di piaghe, buchi e ferite ricoperte di larve, sottopeso e con il muso scarnificato.
Il cane una volta portato in salvo presentava problemi a camminare, a masticar e nell’assimilazione del cibo. Attualmente Draghetto sta aspettando il suo intervento di chirurgia plastica che avverrà nei prossimi giorni”.

Coinvolgente ed emozionante l’intervento del nucleo cinofilo dei Vigili del Fuoco. Le loro parole hanno toccato i nostri cuori. Le immagini mostrate, soprattutto quelle relative all’ultimo terremoto avvenuto a Durazzo ci hanno aiutato a comprendere il loro lavoro a stretto contatto con quello dei loro amici cani. Animali e uomini eroi che amano talmente la vita da mettere a rischio la loro per aiutare gli altri. Un ringraziamento speciale a Desmo, il cane border collie che ha partecipato alla conferenza e salvato tante vite e a tutti gli altri cani che sono intervenuti con i lori conduttori che sono anche la loro famiglia. Un ulteriore grazie e un’affettuosa carezza a Randa e alla sua conduttrice Gabria Pierfederici degli “Sguinzagliati” anche per l’opera svolta fra le macerie del terremoto di Norcia.

È sempre più vitale che l’uomo e i pubblici poteri che egli contribuisce a determinare ed orientare, accedano, in modo sempre più convinto, al valore etico della tutela ambientale e della condivisione e compartecipazione responsabile delle risorse naturali. Un maggior numero di persone dovrebbe modificare la propria convinzione secondo la quale l’aumento del consumo materiale sia esemplificativo di progresso o di successo. Un’economia sostenibile è un modo di agire che contribuisce a salvaguardare la società e conservare l’ambiente per le generazioni venture. Le comunità locali e le realtà istituzionali hanno grossa importanza, ma ogni singola persona nella quotidianità può rendere migliore il suo/nostro mondo.

Il grande economista che dice questo è Pavan Sukhdev, che afferma che ancora non comprendiamo la “natura del valore”, intendendo che la società e l’economia non dipendono solo dalla finanza e dai capitali fisici (come gli immobili, i terreni), ma dipendono anche dai capitali naturali, come gli ecosistemi (le foreste, i fiumi, le specie), dal capitale umano (intelligenza, qualità) e dal capitale sociale (le nostre relazioni).

L’elaborazione di un pensiero ecologico complesso può contribuire ad un agire educativo ecologicamente orientato che declina la sua progettualità pedagogica nell’ambiente come contesto educativo-formativo, come responsabilità politico-territoriale, nonché come dimensione di senso. Questa è l’ecopedagogia. L’obiettivo di pensare e attuare forme di relazionalità non incentrate su categorie quali quelle del “profitto” e dello “sfruttamento”, ma su categorie quali quelle della “coappartenenza” e della “convivialità” (Illich, 2013) di tutti gli esseri e i sistemi viventi, è l’unica strada perseguibile per salvare la nostra Terra, la nostra Vita.

Le docenti del Progetto “A…mici e dintorni”: Mirella Verde, Anna Russo e Lucia Russo.

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