“Anfitrione” di Filippo Dini arriva sul palco del Teatro La Fenice di Senigallia
Il classico di Plauto reinterpretato in chiave moderna. Nel cast Antonio Catania, Gigio Alberti e Barbora Bobulova
Sul palco del Teatro La Fenice di Senigallia, sabato 23 novembre, arriva l’“Anfitrione” diretto da Filippo Dini.
“Abbiamo voluto iscrivere questo classico di Plauto nell’oggi“, spiega il regista, che ha raccolto un cast d’eccezione tra cui spiccano Antonio Catania, Gigio Alberti e Barbora Bobulova, con la speranza di divertire ma anche di incidere nella coscienza per farci ritrovare forse, un dialogo con il nostro doppio…”.
E proprio alla teoria psicoanalitica del doppio si riallaccia questa riscrittura del capolavoro di Plauto del 206 a.C., dove si racconta il più ambiguo dei tradimenti, quello inconsapevole di una moglie, che si concede tra le braccia di una divinità, la quale assume le sembianze umane del marito per passare una notte con lei.
L’Anfitrione del 2019 è un arrembante politico, o meglio, un dilettante populista che, con la sua esordiente formazione politica, ha appena sbaragliato gli avversari con un sorprendente e inatteso plebiscito. Sosia, che Plauto e Molière, vollero suo servitore, si è trasformato in un autista portaborse, mentre la bella Alcmena, moglie del trionfatore delle elezioni e prossima First Lady, è divenuta insegnante di scuola media di una piccola città di provincia.
Ma come si sono trasformati in questa contemporanea riscrittura di uno tra i più conosciuti classici della comicità, Giove e Mercurio, gli dèi che hanno dato vita al mito della nascita di Ercole grazie all’innamoramento di Giove per la moglie di Anfitrione? La risposta sta nel meccanismo perfetto di una vicenda drammaturgica che, affinandosi, ha attraversato i secoli, da Plauto fino a Giraudoux, con il suo Anfitrione 38, passando da Molière, Kleist e molti altri.
Gli dèi, incuranti dell’incredulità e dello scetticismo che li circonda dalla fine del mondo classico, continuano ad agire e a sconvolgere con il loro intervento, allora come oggi, gli umili e i potenti.
Uno spettacolo da non perdere per le numerose situazioni comiche, bizzarre e spiazzanti che fanno da specchio alle sempre più grottesche e disorientanti vicende del nostro presente.
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