Bello replica a Sartini: “verosimilmente ha gradito un po’ di pubblicità”
Continuano le polemiche in seno all'opposizione di Senigallia
“Discutere con una persona, che ha rinunciato – ebbe a dire Thomas Paine –all’uso della ragione, è come somministrare una medicina a un morto!” E questo è ciò che penso del Consigliere Sartini a proposito del suo comunicato “politicamente sballato”, in cui mi chiama stranamente in causa, senza peraltro alcun motivo.
Sartini, si riferisce, probabilmente, ad un commento di qualche giorno fa, firmato da Fratelli d’Italia e non da me, in cui il partito di Giorgia Meloni ha apostrofato lo stesso Sartini di ‘incapacità politica ed istituzionale’ a gestire, martedì scorso (5 novembre, ndr), i lavori delle due Commissioni, riunite per approfondire una mozione firmata, tra l’altro, dallo stesso Sartini.
Pertanto, non vedo cosa desideri da me questo signore. Verosimilmente, gradisce qualche minuto di visibilità e, per farlo, è costretto ad attaccarmi per farsi conoscere un po’. Glielo concedo e lo capisco. Uscire dall’anonimato e farsi un po’ di pubblicità elettorale penso che per Sartini sia, a questo punto, fondamentale. Altrimenti di lui nessuno si ricorda e si ricorderà che esista e che sia esistito, nel panorama della politica locale.
Detto questo, e mi rivolgo sempre a Sartini, Fratelli d’Italia non prende ‘lezioni di politica’ da chi non solo non è in grado di fare il Consigliere di minoranza, ma anche da chi non è capace di fare, con autorevolezza e capacità istituzionale, il Presidente di una Commissione consiliare. E, a sostegno di quel che affermo, basti prendere visione della registrazione video e di quella audio dei lavori delle due Commissioni, che si sono svolte martedì scorso.
La conduzione dei lavori di quelle Commissioni, lo ripeto ancora una volta, è stata pessima, non degna di chi si atteggi o creda di essere indispensabile, serio e capace di fare politica e di rappresentare opportunamente i cittadini nelle istituzioni.
La tagico-commedia, a cui si è assistito, in quella seduta congiunta delle Commissioni, ha rilevato, mi dispiace per lui, la sua inadeguatezza quale Presidente, ma soprattutto ha fatto emergere come la questione legata alla realizzazione di un eventuale impianto di gestione dei rifiuti, a Senigallia o in Comune del comprensorio vallivo, sia tutt’altro che marginale. Al comunicato nervoso di Sartini, si unisce, poi, anche quello dei Consiglieri del PD e della sinistra estrema, i quali con una nota odierna alla stampa hanno preso le distanze dai fatti accaduti in Commissione, dimenticandosi però che sono stati proprio loro la causa principale della bagarre, visto che hanno di fatto impedito al legale del comitato ‘Facciamo Eco’, Avv. Corrado Canafoglia, di continuare il suo intervento in aula. A ciò, poi, si è aggiunto lo stesso comportamento di Sartini, il quale – in un perenne stato politico confusionale – ha addirittura interrotto e chiuso inspiegabilmente la riunione.
Sartini, prima di tutto, riordini le sue idee, ma soprattutto cerchi di concepire meglio quel che scrive nei suoi comunicati alla stampa. E si rivolga ad altri con toni diversi rispetto a quelli utilizzati. Perché mi sorge il ragionevole dubbio che, quando egli scrive, non abbia alcuna consapevolezza di ciò che pensa. Sartini afferma, inoltre, che egli non fa politica di partito o politica per interessi personali, ma allo stesso tempo chiede a tutte le forze politiche, con determinazione, di isolare questi individui, riferendosi al partito di Giorgia Meloni e ai suoi rappresentanti locali.
Sartini mi sorprende davvero. Mi sorprende la sua superficialità e pochezza. Egli non fa politica di partito, ma si rivolge ai partiti per non coinvolgere un altro partito. A lui i partiti non piacciono, ma chiede aiuto ai partiti per mettere in un angolo Fratelli d’Italia. Egli pensa alle elezioni del prossimo anno per il bene della città e, allo stesso tempo, si riunisce proprio con quei partiti, con cui non vuole confondersi. Davvero un pensiero, il suo, “politicamente sballato e contraddittorio”. Evidentemente, cerca di ottenere qualche assessorato o un ruolo di primo piano nella futura Amministrazione. Che, alla fine, è ciò che a Sartini interessi di più!
Concludendo, Sartini sappia che Fratelli d’Italia è distinta e distante da lui. Sappia anche che non è e non sarà leu a decidere le sorti delle elezioni e della coalizione alternativa alla sinistra, che ha e deve avere, quale base di partenza, Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia. Sappia ancora che i suoi ‘veti e i suoi inviti’ ad escludere il partito di Giorgia Meloni da alleanze future sono manie di grandezza e desideri irrealizzabili, che circolano soltanto nella sua mente. Sappia, da ultimo, Sartini che è proprio Fratelli d’Italia ad evitarla e a non voler confrontarsi con lui perché la sua presenza è ininfluente, oltre a non essere indispensabile perché lo stesso Sartini rappresenta se stesso.
“È meglio tenere la bocca chiusa – come ebbe a dire Mark Twain – e lasciare che le persone pensino che sei uno sciocco, piuttosto che aprirla e togliere ogni dubbio!”
Ma, probabilmente, Sartini, con il suo comunicato, ha voluto toglierci qualsiasi dubbio in proposito.
Fate tutti un passo indietro, e trovate una quadra.
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