Plastic free, il Comune di Senigallia contro il colosso della distribuzione automatica
Mangialardi: "Tuteleremo in tutte le sedi il futuro del nostro territorio"
“Potrei opporre molte ragioni alla decisione presa dalla società Liomatic di ricorre contro l’ordinanza comunale per il plastic free, e certamente lo faremo nelle sedi opportune.
Oggi, però, vorrei invitare chi ha operato quella scelta a riflettere sul drammatico scatto, diventato virale in queste ore, che ritrae un gabbiano in volo sul litorale senigalliese con una zampa intrappolata da una bottiglia di plastica. Magari si renderebbe meglio conto che il suo ricorso non è stato promosso contro il Comune di Senigallia, ma contro il futuro di tutti noi, e in particolare dei nostri giovani e della nostra economia turistica“.
Così il sindaco Maurizio Mangialardi commenta il ricorso avanzato dalla Liomatic, uno dei colossi della distribuzione automatica di cibo e bevande, contro l’ordinanza cosiddetta “plastic free“, emessa lo scorso 1° marzo, che vieta agli operatori economici presenti sul territorio comunale di Senigallia la somministrazione di piatti, bicchieri, cannucce e sacchetti che non siano realizzati in materiale biodegradabile e compostabile.
Con tale ordinanza l’amministrazione comunale aveva inteso rispondere all’appello lanciato dalla redazione di Caterpillar in occasione di M’illumino di Meno, facendo di Senigallia il primo comune plastic free d’Italia.
“La Liomatic – continua Mangialardi – cerca legittimamente di fare il proprio interesse. Ma farlo contrapponendolo al bene comune e, soprattutto, a una comunità come quella senigalliese, che si è dimostrata subito ricettiva ai contenuti che abbiamo voluto inserire nell’ordinanza, è profondamente sbagliato. Del resto, il percorso che abbiamo portato avanti per giungere a questo provvedimento ha visto il pieno coinvolgimento anche delle associazioni di categoria, le quali, interpretando correttamente il volere delle imprese locali, hanno dato prova di grande sensibilità e maturità. Dovere dell’Amministrazione comunale, dunque, non può che essere quello della difesa degli interessi collettivi, ed è quello che faremo nel contenzioso con la Liomatic“.
FOTO di Andrea Paialunga
Fate un giro nei distributori automatici che si trovano negli impianti di proprietà comunale.
Alcuni, se non sbaglio, proprio della Liomatic.
Siete assurdi.
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