“Polemizziamo sul numero dei migranti in arrivo e ci sfugge la strage giornaliera”
Duilio Marchetti: "altri 180 salvati da Guardia Costiera e Finanza"
Le motovedette italiane della Guardia Costiera e Guardia di Finanza hanno preso a bordo circa 180 migranti, salvandoli.
La Costiera ha individuato il barcone naufragato lo scorso sette ottobre. Il relitto si trova a circa settanta metri di profondità, a sei miglia a sud di Lampedusa. I resti, in fondo al mare, almeno 14 corpi di migranti annegati nel naufragio.
Le operazioni di recupero dureranno alcuni giorni ed è probabile che il numero dei morti cresca.
Ma la strage che sta avvenendo in mare è continua e sembra sfuggire ad ogni controllo. Nonostante il carico di lavoro ordinario che continua ad aumentare, i nostri militari hanno messo in campo tutta la loro professionalità e anche il loro cuore.
Ma ritorniamo al nucleo dei sommozzatori della Guardia Costiera italiana, pare che abbiano visto nel gruppo dei naufraghi annegati, una giovane donna con un bimbo di pochi mesi abbracciati. Uomini donne e bambini che scappano dai loro paesi per evitare la morte dalle interminabili guerre tra le nazioni del Medio Oriente. Fuggono anche dalla miseria, in cerca di un po’ di pane per sfamarsi.
Noi, invece, soprattutto le forze politiche e dirigenziali discutono e polemizziamo se ne sono arrivati cinque migranti in più o venti in meno.
Facciamo tesoro delle parole di papa Francesco: “La vita è sacra, facciamo il possibile perchè tutti la possano vivere con dignità.” Niente chiusura dei porti. Far sbarcare questa gente il più presto possibile, ma soprattutto vanno controllati in base alle loro generalità. Se alcuni di questi migranti non hanno i requisiti per restare nel territorio europeo, si proceda democraticamente al rientro nei loro paesi di provenienza.
Infine si provveda alla ripartizione in campo europeo di questi migranti, secondo le regole proporzionali. Ci auguriamo che non ci siano più bambini migranti in fondo al mare, molto probabilmente con la manina alzata verso l’alto per aggrapparsi ai genitori o a qualcun altro.
Da
Duilio Marchetti
Non basta neanche sapere che il costo (stimato in miliardi di euro e sottaciuto dai media) di questa invasione è a carico dei contribuenti italiani. E sono costi spaventosi che, naturalmente, nessuna nazione europea vuole sostenere. Le carceri sono per un terzo occupate da loro (Gabrielli).I migranti economici non sono i rifugiati di guerra, come si è scritto qui sopra.
Ma tant'è.
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