Alla Chiesa dei Cancelli di Senigallia un incontro per riscoprire le Aquile Randagie
Dopo il 1928 un gruppo di ragazzi si ribellò a leggi fasciste e proseguì attività scout anche durante Seconda Guerra Mondiale
Nel 1928 il regime fascista sciolse tutte le associazioni giovani in Italia, e gli scout non furono risparmiati.
Ma un gruppo di ragazzi di Milano (poi anche di Monza e di altre cittadine) si ribellò all’ordine e decise di continuare la propria attività scout, Fedeli alla Promessa che li impegnava ad “aiutare il prossimo in ogni circostanza” e Ribelli contro una legge ingiusta e liberticida: erano le Aquile Randagie ed erano convinte di dover resistere “un giorno in più del fascismo”, per sopravvivere e mantenersi uomini in un clima di violenza e sopraffazione che stavano togliendo fiato, voce e dignità agli italiani.
Di questo gruppo facevano parte ragazzi di varie età e di diverse provenienze, tutti legati dall’amore per la Natura (“social di Dio” come lo ha definito ora Papa Francesco!), per l’avventura e spinti dalla passione per lo Scautismo; usando messaggi in codice e cifrati per non venire scoperti, continuarono a ritrovarsi, guidati da Andrea Ghetti (Baden) e da Giulio Cesare Uccellini (Kelly).
Nel 1939 salirono per la prima volta in Val Codera, per vivere i propri ideali e la Legge Scout alla luce del sole. Nei giorni felici e ricchi di entusiasmo che potevano vivere nella Valle non dimenticavano mai i valligiani e quanti, oppressi dal fascismo, dalla guerra e dalla miseria, avevano bisogno di aiuto e vicinanza.
Di quei giorni e di quelle esperienze restano testimonianze bellissime, scritti e qualche immagine. Non sono più tra noi quei ragazzi, ma la loro storia resta!
Il 4 ottobre 2018 è tornato alla casa del Padre don Giovanni Barbareschi. Aquila Randagia, partigiano, sacerdote Ribelle per amore, protagonista della storia delle Resistenza Cattolica, della Chiesa ambrosiana e dello scautismo italiano. Dopo l’8 settembre 1943 fu uno dei promotori dell’OSCAR (Organizzazione Scout Collocamento Assistenza Ricercati) che si impegnava nell’opera di salvataggio di perseguitati e ricercati di diversa nazione, razza, religione, che attraverso le montagne venivano accompagnati in Svizzera. Furono molte le persone che ebbero salva la vita grazie all’opera instancabile di questi giovani: tra loro anche gerarchi nazisti, consegnati alle autorità svizzere perché fossero sottoposti a regolari processi.
Lo scorso 29 settembre ha compiuto 90 anni Giraffa Bianca, ultimo esponente dei Lupi d’Aspromonte, gli scout clandestini calabresi: una vita dedicata allo Scautismo e alla sua divulgazione a generazioni di giovani.
Di questa storia eroica e sconosciuta parla il film Aquile Randagie di Gianni Aureli, uscito qualche giorno fa e visto da oltre 70.000 persone.
Delle Aquile Randagie e della loro storia parlerà Emanuele Locatelli domenica 20 ottobre alle ore 17,00 all’Auditorium Chiesa dei Cancelli.
Emanuele è uno scout, custode, divulgatore della tradizione e del ricordo delle Aquile Randagie: alcune di loro le ha conosciute e porta nel suo cuore il ricordo di questi incontri eccezionali. Domenica li condividerà con tutti quelli che parteciperanno all’incontro!
Tutta la cittadinanza è invitata!
da Comunità Adulti Scout Senigallia
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