“Il verde pubblico, il grande assente di Senigallia”
"Una lenta, ma continua, diminuzione"
Fa estremamente piacere che un imprenditore agricolo intervenga in difesa del verde e dell’ambiente.
Ci riferiamo all’intervento del dottor Ampelio Bucci comparso sul Corriere Adriatico di domenica scorsa. E non possiamo non concordare come il verde urbano a Senigallia sia in lenta, ma costante diminuzione a causa soprattutto del suo invecchiamento e delle mancate sostituzioni, ma anche degli abbattimenti ingiustificati.
Le associazioni ambientaliste, anche recentemente, sono state convocate dall’assessore Monachesi per condividere le ragioni degli abbattimenti programmati degli alberi individuati dagli agronomi del comune come malati e quindi potenzialmente pericolosi per l’incolumità pubblica. Noi non abbiamo potuto fare altro che prendere atto delle decisioni. Ma mai siamo stati chiamati a confrontarci su programmi e progetti per pianificare le sostituzione o i rinnovi del verde stradale.
E la motivazione ricorrente, ci viene ripetuto, è che mancano le risorse per realizzare i progetti. Speriamo che la promessa di coinvolgerci per il prossimo futuro venga mantenuta.
Certo, in parte è vero, ma abbiamo l’impressione che non si tratti solo di questo, perché anche nel parcheggio della stazione, dove sarebbe stato moralmente doveroso riparare almeno in parte alla devastazione della pinetina, si è preferito impiantare pochi alberi ornamentali, quali i cipressi, il cui contributo alla mitigazione della calura estiva e dell’inquinamento è quasi pari a zero. E non è la prima volta che nelle aree di parcheggio, come è stato fatto ripetutamente notare, si preferisce impiantare piante ornamentali o addirittura lasciare il vuoto. Basta guardarsi intorno. Che dire poi della mai giustificata eliminazione delle alberature del lungo fiume di fronte al Foro Annonario?
L’intervento del dott. Bucci, non casualmente, è stato messo a confronto con le dichiarazioni del sindaco Mangialardi sul progetto di piazza Simoncelli e sugli interventi di riqualificazione del centro storico che hanno caratterizzato i suoi mandati di assessore e sindaco. È stato fatto sicuramente un grande sforzo per migliorare l’immagine della città, anche se non sempre con risultati ottimali, stante la difficoltà del sindaco a confrontarsi con la pluralità dei pareri. Ma anche qui il grande assente è stato il verde di qualità, come mostra l’esempio lampante di piazza Garibaldi, dove la valorizzazione delle architetture storiche poteva convivere con angoli di verde, che movimentassero la piazza e la rendessero più vivibile.
Le risorse certamente sono poche, ma mancheranno sempre, se il verde urbano non sarà sentito come una priorità, almeno al pari di certi interventi nel centro storico, certamente differibili o non indispensabili, come la costosa chiusura della pescheria.
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