“W l’Amore, se ne parla male senza nemmeno conoscerlo”
"Al solito la Lega vede spettri e trame oscure ovunque"
Come Movimento Donne contro i Fascismi ci sentiamo di prendere la parola circa la polemica scoppiata sul progetto di educazione sessuale “W l’amore” destinato alle scuole secondarie di I grado e portato avanti da docenti formati e operatori sanitari.
L’attacco strumentale che viene fatto al progetto ci indigna e ci spinge a scendere in campo in difesa di una sostanza che si scontra con una forma vuota, ormai codificata, quando a parlare è la Lega. Questa forma reiterata ha sempre il malsano carattere di vedere spettri e ombre oscure laddove si cerca di non semplificare la realtà.
Crediamo che ogni percorso culturale, ogni punto di incontro tra sensibilità competenti e ogni sforzo ragionato non siano manipolazioni atte alla coercizione ma strumenti sempre più necessari per creare spazi di discussione, confronto e informazione.
Ci sembra strano come l’infinito elenco delle criticità che riguarda il mondo dei giovani e l’ambiente scolastico, dal bullismo alla discriminazione, dalla prevenzione alle dinamiche di genere, non trovi aperture possibili verso percorsi formativi che si pongono l’obiettivo di entrare propositivamente in relazione con queste problematicità.
E ci sembra altrettanto insensato, se si ritiene come primo e unico scopo il bene dei ragazzi, sparare a zero su iniziative culturali senza conoscerle in profondità.
L’offerta di strumenti competenti per la prevenzione dei rischi per la salute e per la costruzione di un linguaggio articolato e vasto capace di descrivere la fisicità, l’emotività e l’identità di ciascuno, non possono che essere, a nostro avviso, una soluzione valida per arginare la violenza di genere soprattutto di fronte l’attuale strumentalizzazione e sessualizzazione del corpo femminile.
La diffidenza nei confronti del neonato progetto, espressa dall’assessore regionale all’istruzione, ci fa riflettere sul fatto che, a differenza di quanto dichiarato, il valore di questo percorso intrapreso risiede nella più ampia visione di fiducia verso la promozione di una scuola delle differenze in cui la conoscenza di se tramite l’educazione sessuale è un tassello fondamentale.
Schiacciare su rigide dicotomie o sigle la progettualità di “W l’amore” ci sembra un’operazione volta a rinnegare il bisogno di una cultura orizzontale in grado di accorciare le distanze tra i ragazzi e le dimensioni complesse e ampie che li riguardano e, più in generale, di costruire nuovi contesti sociali immuni all’omofobia e alla violenza.
La prospettiva inclusiva, su cui tanto si discute e tanto si propone di fare, porta a considerare la diversità di ognuno come una condizione base per pensare ambienti sociali in grado di accogliere tutti.
La paura di sentirsi diverso, escluso, strano, triste è molto spesso la stessa paura che si ha di fronte qualcosa che non si conosce, qualcosa di cui non si hanno le parole per descriverla, raccontarla, capirla, qualcosa che non ha lo spazio fisico per esistere soprattutto all’interno di contesti e linguaggi fortemente competitivi, disgreganti e discriminatori che contraddistinguono la società attuale.
Ecco perché crediamo che progetti come “W l’amore” siano una risorsa importante per i nostri giovani non solo per offrire la possibilità di orientarsi nella crescita, nella costruzione positiva di se e degli altri, ma anche per creare le condizioni di base necessarie per una valorizzazione delle differenze.
Il legame che questa formazione crea tra salute fisica e sociale ci sembra di fondamentale importanza per il bene comune e delle nuove generazioni. Un legame che ci impegniamo di appoggiare e difendere assieme a tutti i singoli o associazioni che decideranno di porsi al nostro fianco in questa rivendicazione.
Da
Movimento Donne Contro i Fascismi – Senigallia –
Associazione Dalla Parte delle Donne – Senigallia –
Sisters on the block – Fano –
Gris Marche
Cobas comitato di base della scuola
Spazio Autogestito Arvultura – Senigallia –
Centri Sociali Marche
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