Presentato a Senigallia il progetto “La città che vogliamo”
"La democrazia partecipativa non si esprime solo con il voto ma facendo partecipare le persone al bene comune"
Conferenza lancio per presentare il progetto La città che vogliamo, promosso da diocesi, Pastorale sociale e del lavoro e Caritas e ispirato al progetto che ormai da sei anni è stato ideato dalla diocesi di Altamura. Presenti anche don Paolo Gasperini, vicario per la Pastorale, e Giovanni Bomprezzi, direttore di Fondazione Caritas.
Lo slogan che guida il progetto è una frase di don Milani: “Il problema degli altri è uguale al mio” e si tratta di una grande novità per la diocesi.
Giovanni Spinozzi, direttore della Pastorale sociale e del lavoro della diocesi di Senigallia: “Il nostro progetto che è un esperimento di democrazia partecipativa che parte dal basso. L’idea iniziale è stata del Vescovo che ha dato lo spunto per capire la voglia di partecipare della città, in vista delle elezioni. Non è rivolto solo ai credenti, infatti abbiamo scelto come sede la scuola media Marchetti, luogo idoneo e non legato al mondo cattolico. La democrazia partecipativa non si esprime solo con il voto ma facendo partecipare le persone al bene comune. Non ci piacciono gli slogan urlati né le promesse fatte (che non saranno mantenute), il nostro stile si riferisce a una democrazia matura, in cui la Chiesa si mette al servizio dell’uomo. Il nostro non sarà un processo per sostituirci ai partiti né tantomeno alle istituzioni, ma un modo per preparare il terreno per far sì che le istituzioni lavorino al meglio. Ci ritireremo quando usciranno i programmi elettorali dei futuri sindaci. Speriamo che, durante i nostri incontri, una volta superata la protesta pura e il reclamo, ci siano proposte costruttive e idee: è questo che cerchiamo”.
Don Mimmo Natale, direttore della Pastorale sociale e del lavoro della diocesi di Altamura: “Da quasi dieci anni nei luoghi della mia diocesi lavoriamo in questo modo. L’idea di base è che la città è casa mia e il primo responsabile sono io. Non possiamo risolvere i problemi scaricandoli sugli altri. La partecipazione è fondamentale, non si improvvisa e va formata. Questo progetto non è un caso di Chiesa che fa politica, perché noi abbiamo solo un ruolo educativo. Dovremmo tornare a sentirci tutti responsabili dei nostri quartieri e delle nostre città. Negli incontri verrà data la parola a tutti, che potranno esprimere il loro sguardo sulla città. è questo sguardo fatto da diverse prospettive che potremo studiare le situazioni, capire meglio le necessità della città. Al primo incontro tutti potranno votare le idee emerse, per creare un elenco delle priorità, che rappresentano le reali necessità collettive. Poi saranno formati dei gruppi tematici eterogenei che approfondiscono queste idee e studiano la situazione. Si faranno poi delle mini progettazioni, se necessario anche coinvolgendo, in una fase successiva, dei tecnici o esperti del tema. Il percorso è lungo ma costruttivo e coinvolgente”.
Aspettativa dei partecipanti: si stimano circa 100 partecipanti agli incontri, è solo un’ipotesi. Il luogo degli incontri sarà sempre l’aula magna della scuola media Marchetti (via dei Gerani, 1). Ci saranno 12 facilitatori, già individuati, non è necessaria nessuna iscrizione agli incontri.
Domenica 20 ottobre primo incontro, ore 16.30-19.00: La mappa delle idee (ognuno esprime il proprio sguardo sulla città, le idee vengono mappate con una scala di priorità espressa attraverso il voto dei partecipanti)
Venerdì 8 novembre secondo incontro, ore 21.00-22.30: Tavoli di lavoro (le idee più votate nel primo incontro vengono discusse in laboratori/tavoli di lavoro guidati da un facilitatore, quindi si ritorna in assemblea per le conclusioni)
Venerdì 15 novembre terzo incontro, ore 18.00: Le idee prendono corpo (prosegue il lavoro di progettazione)
Ultimo incontro ancora da definire (forse ce ne sarà un altro dopo il 15 novembre) a gennaio: Consegna delle idee ai candidati sindaci (presentazioni delle conclusioni del lavoro a tutti i candidati sindaci della città di Senigallia)
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