“Nuova telefonia mobile, il Comune di Senigallia è inadempiente”
La Lega interviene sull'arrivo del sistema 5G
Entro il mese di dicembre 2022 diventeranno operativi i nuovi sistemi per le comunicazioni mobili con tecnologia 5G (quinta generazione di telefonia mobile), in grado di trasferire una quantità di dati enormemente superiore a quella possibile con l’attuale tecnologia 4G.
Appena la banda “700 Mhz”, attualmente occupata da taluni canali televisivi, sarà liberata tali frequenze potranno essere utilizzate per la telefonia mobile, ma ben prima del 2022 i gestori dei sistemi di comunicazione cercheranno di accaparrarsi i nuovi siti ove collocare le nuove antenne. Proprio per tale motivo gli Enti Pubblici ed in primis i Comuni non debbono farsi trovare impreparati poiché l’impreparazione determinerà verosimilmente una collocazione caotica ed arbitraria delle nuove antenne.
In previsione di questo evento, la Regione Marche, in attuazione dei principi dettati dalle Leggi nazionali per la protezione della popolazione dall’esposizione a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, con LR n. 12 del 30.03.17, pubblicata sul BUR n. 40 del 06.04.17, ha obbligato i Comuni di dotarsi di specifici Regolamenti Comunali per assicurare il corretto insediamento urbanistico degli impianti e minimizzare l’esposizione della popolazione.
A tal proposito si riportano testualmente i commi 1 e 2 dell’art. 6 della citata Legge Regionale:
“1. I Comuni, singolarmente o in forma associata, anche sulla base dei piani di rete e dei programmi di sviluppo di cui all’articolo 11, approvano un regolamento comunale o intercomunale per assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti e minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, anche modificando gli strumenti di programmazione urbanistica.
2. I Comuni, singoli o associati, individuano altresì nel proprio territorio i siti più idonei per la localizzazione di nuovi impianti e per la delocalizzazione di quelli esistenti, anche adeguando i propri strumenti urbanistici, secondo modalità che garantiscono la partecipazione dell’ARPAM, dei gestori e dei portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati ai sensi della normativa statale vigente”.
Inoltre, la suddetta Legge Regionale ha imposto ai Comuni di dotarsi di tale strumento entro il 21.04.2018, cosa che il Comuna di Senigallia non ci risulta abbia fatto. Stando a quanto pubblicizzato dai gestori telefonici, questa nuova tecnologia di comunicazione digitale comporterà una positiva rivoluzione di tutto il settore, introducendo cambiamenti e nuove opportunità di lavoro.
Di contro, però, assumerà una notevole rilevanza dal punto di vista ambientale, sia per quanto riguarda gli aspetti visivi legati al proliferare delle antenne, sia per quanto riguarda lo specifico impatto elettromagnetico ed i possibili effetti sulla salute umana.
Proprio in relazione a quest’ultimo aspetto, la Lega segnala ai cittadini senigalliesi l’inadempienza dell’Amministrazione Comunale in merito agli obblighi sanciti dalla LR n. 12/2017 ed invita l’Amministrazione medesima a dotarsi al più presto di un adeguato piano di rete e programma di sviluppo per assicurare un corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti, finalizzati a minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi
elettrici, magnetici ed elettromagnetici.
E’ infatti da porre nella dovuta evidenza che, in assenza del suddetto Regolamento, preposto ad individuare i siti idonei e anche quelli non idonei all’installazione delle nuove antenne, i gestori saranno lasciati liberi di procedere in maniera scoordinata alla individuazione dei siti ed andranno ad individuare esclusivamente quelli più funzionali alle proprie esigenze commerciali.
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