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“Ecco cosa sta accadendo in Regione e a Senigallia per le case popolari”

Davide Da Ros (FdI): "Graduatoria scaduta a marzo. Un nuovo bando non viene emesso perchè fioccherebbero i ricorsi"

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Pittura edile Goffi - Trattamenti e soluzioni involucro edilizio - S. Maria Nuova
Edilizia residenziale pubblica, alloggi popolari

Questa è la narrazione di cosa sta accadendo in Regione e nel Comune di Senigallia, per quanto riguarda le “Case Popolari” e il relativo bando. Seguite la storia che vi raccontiamo, perché oltre ad essere “farsesca”, come al solito penalizza i cittadini che necessitano di un alloggio popolare.

Qualche mese fa, in Consiglio comunale, veniva presentata una proposta di delibera dove si chiedeva di verificare, per i richiedenti case popolari, il reddito del possesso di un immobile nel proprio paese d’origine, attraverso una dichiarazione del Consolato, così come la legge prevede, al fine di poterne constatare il valore e verificare la corretta trasposizione nella dichiarazione ISEE e la conseguente corretta collocazione in graduatoria.

Tenendo conto che, allora, la Legge Regionale consentiva ai richiedenti il possesso di un appartamento all’estero, la proposta non voleva escludere nessuno, ma si prefiggeva l’obiettivo di raffigurare nel modo più obiettivo possibile le condizioni sociali ed economiche dei beneficiari.

Apriti cielo!

Quel giorno, l’intera maggioranza, capeggiata, spada in resta, dall’Assessore Carlo Girolametti, sostenuto dai fidi scudieri buonisti e paladini Sardella e Pierfederici, con il loro consueto atteggiamento ideologico e preconcetto, se ne uscirono con i soliti stucchevoli aggettivi di chi non vuole essere obiettivo a prescindere: razzismo, fascismo e fanatismo.

In quell’occasione ci fu l’exploit dell’Assessore Carlo Girolametti, che con fantasiose e pittoresche narrazioni da novello viaggiatore da “Grand Tour”, ci raccontò dei suoi pellegrinaggi in Africa e, con dovizia di particolari, cercò di intenerire i nostri cuori, riferendoci della durezza del vivere nelle capanne di fango, che la proposta avrebbe voluto trasformare in proprietà immobiliari. Sceneggiatura degna del miglior Spielberg.

Insomma, da una parte chi voleva far rispettare la Legge con la sua insensibilità sociale e intolleranza politica e, dall’altra invece, gli ambasciatori e paladini dell’umanitarismo, della solidarietà e della fratellanza. Mancava solo “Soros” per completare il quadretto mieloso e lacrimevole. Quel giorno tutto finì bene. I cattivi furono sconfitti e i buoni vinsero bocciando la proposta!

Sfortuna ha voluto che, contemporaneamente, a 30 Km di distanza, il Consiglio Regionale discuteva la modifica della legge per l’assegnazione delle case popolari e, i “sodali” del Sindaco e dell’Assessore Girolametti, dopo un approfondito dibattito in Commissione prima, ed in aula poi, proponevano e approvavano una nuova “fantasmagorica” normativa, con il voto favorevole di tutto il centrosinistra, che introduceva elementi di novità che, se paragonati a quelli della proposta presentata a Senigallia, non potevano non essere giudicati liberticidi. Nel dettaglio ecco quindi le modifiche apportate: “Può fare richiesta di case popolari chi risiede da più di 5 anni nelle Marche, a patto che non sia titolare di una quota superiore al 50% del diritto di proprietà o altro diritto reale di godimento su una abitazione, “ovunque ubicata”, adeguata alle esigenze del nucleo familiare”

E adesso viene il bello, perché questa nuova norma è stata definita e chiamata: “Impossidenza planetaria”. Si tratta però di una condizione non verificabile e non controllabile da nessuno, con il rischio, concreto e palese, di rendere illegittimi i futuri bandi per le assegnazioni e creare così un danno ai legittimi beneficiari.

“Impossidenza planetaria”….che facciamo il giro del mondo a chiedere ad ogni Stato o Statarello se tizio possiede una cuccia per il cane o una capanna di fango? O chiediamo ad “Obi-Wan Kenobi” di controllare l’intera galassia, facendogli correre il rischio di incontrare “Dart Fenner”?

Morale della favola, perché a noi di Fratelli d’Italia interessano le questioni serie, quelle che vanno a ricadere sulla pelle dei cittadini, e non le sceneggiature “spilberghiane” enunciate dall’Assessore Girolametti, la graduatoria a Senigallia è scaduta a marzo scorso, nessun Dirigente, giustamente, si è preso l’onere e l’onore di emettere un bando, perché è palese che fioccherebbero a iosa i ricorsi, e a rimetterci sono proprio quelle persone che la maggioranza dice di voler difendere, ma di fatto è l’esatto contrario.

Dopo le veementi “accuse” alla proposta di delibera, nessuno ha detto o fatto niente per la “castroneria” dell’Impossidenza Planetaria! Guarda caso questa Amministrazione Comunale è rimasta silente dopo la follia dell’Impossidenza Planetaria del Consiglio regionale. Nessuna voce di protesta si è alzata nei confronti della Regione. Ed è comprensibile, in quanto la Regione è governata dal PD, lo stesso partito che governa Senigallia.

E l’Assessore Girolametti? Ebbene, l’Assessore, pur sapendo di tali modifiche apportate, si è ben guardato dall’avere una qualsiasi reazione, sorvolando scandalosamente sia sugli aspetti politici (regressivi), che su quelli tecnici (inattuabili), non dando sicuramente una buona prova di sé, ma va compreso, perché come disse Don Abbondio, “Il coraggio, uno, se non ce l’ha, mica se lo può dare”.

Fatta la doverosa premessa per spiegare bene a tutti la storia, nell’ultimo Consiglio comunale, Fratelli d’Italia, nella persona del Consigliere Davide Da Ros, presentava una mozione per impegnare il Sindaco, nonché Presidente dell’ANCI, a far “pressione” in Regione per far cambiare quella “fantasiosa” normativa (Impossidenza Planetaria) perché diversamente il prossimo bando, sempre che venga fatto, sarà lacrime e sangue per l’Amministrazione e i cittadini che, come sempre, pagano le scelleratezze della politica, del PD ovviamente.

Tutto facile? No! Perché anche questa volta, pur di non sconfessare i loro “amici” della Regione, il Consiglio comunale non ha voluto approvare la mozione, ma, per allungare il brodo, continuando a penalizzare i cittadini bisognosi di un alloggio popolare, ha dirottato la mozione in Commissione.

La situazione attuale è la seguente: il bando è scaduto a marzo scorso, nessuno si è preso la briga di farne un altro perché la dicitura “Impossidenza Planetaria” non permette di fare i controlli in tutto il mondo, l’Amministrazione di Senigallia continua, imperterrita, a non voler prendere posizione rimandando in Commissione la mozione presentata da Fratelli d’Italia, e i cittadini, quelli bisognosi di un alloggio popolare, non possono farne richiesta perché non esiste il nuovo bando.

Conclusione: la sinistra, come sempre, si distingue nell’essere sempre pronta a criticare chi presenta proposte, secondo loro, faziose, fasciste e razziste, ma di fatto non fa nulla per aiutare veramente chi ha bisogno di un servizio, l’alloggio popolare in questo caso. Questa è la situazione a Senigallia!

Davide Da Ros – Consigliere comunale e Coordinatore Fratelli d’Italia di Senigallia

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