“Fridays for Future Senigallia” in corteo lungo il Misa al grido di “Blocchiamo le ruspe!”
Ai temi globali è stato legato il problema locale e concreto dell'abbattimento degli alberi sugli argini del fiume
Venerdì 27 settembre, all’interno della settimana globale per la giustizia climatica lanciata dal movimento “Fridays for Future”, le piazze e le strade italiane sono state letteralmente invase da tante e tanti cittadini, soprattutto giovani. La posta in gioco è chiara ed evidente, questo sistema economico produce morte: il capitalismo è oggi una pratica di radicale biocidio.
Senigallia non è stata da meno. Un corteo di circa mille persone si è mosso dal campus scolastico di Via D’Aquino, fino al cantiere che da giorni sta decimando gli alberi posti sugli argini del fiume Misa, tra Borgo Bicchia e Vallone.
Durante il tragitto i manifestanti hanno bloccato una delle arterie stradali principali della zona commerciale, chiudendo simbolicamente con i nastri dei lavori in corso l’ingresso del McDonald di Via Giordano Bruno, denunciando il rapporto tra emissioni di CO2, la produzione di carne industriale e il suo consumo. Una volta imboccata Via Abbagnano, i manifestanti si sono fermati davanti all’IperSimply per denunciare le conseguenze ambientali e sociali della grande distribuzione, rilanciando una pratica etica, ecologica e solidale anche nel fare spesa.
Il lungo serpentone ha poi preso la via del bosco e percorrendo “il sentiero degli Aironi” e il “PercorriMisa” è arrivato fino ai due cantieri che stanno devastando l’ecosistema del fiume. A monte del cantiere i tantissimi ragazzi hanno ammirato la bellezza del querceto secolare ed hanno così saputo della devastazione in atto nel bosco ripariale.
Subito dopo i cantieri sono stati invasi da ogni lato, i lavori bloccati e le ruspe riempite di cartelli e striscioni. Infine, lì dove sono stati tagliati gli alberi, altri venti ne sono stati ripiantati dai manifestanti. Un piccolo gesto concreto che indica la vera soluzione per la sicurezza di un territorio che ha più volte pagato di alluvione in alluvione, il prezzo della scellerata politica della cementificazione.
Una giornata di lotta importante quella di oggi, in quanto è riuscita a legare ad un tema globale, un problema locale e concreto. Una giornata che ha permesso alla questione del fiume Misa, dei suoi argini, del suo letto, del territorio agricolo e urbano circostante di emergere come questione cittadina, pubblica e politica. Un’occasione anche per molti ragazzi e ragazze delle scuole di conoscere, attraversare e vivere un uno dei polmoni verdi di Senigallia.
Il movimento “Fridays for Future – Senigallia” con le associazioni, collettivi, centri sociali e singoli cittadini che ne fanno parte, chiede al Comune e alla Regione una moratoria sui lavori in corso e la riapertura di un tavolo di confronto, perché ogni problema ambientale è anche e sempre un problema politico e quindi di condivisione, di partecipazione e di decisione democratica.
da Fridays for Future – Senigallia
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