Senigallia: prove di velocità tra i giovani, interviene la Polizia e ferma tutto
Identificati una quarantina di giovani, anche minorenni provenienti da fuori provincia. In corso ulteriori accertamenti
Da qualche tempo venivano segnalati forti rumori di motori in zona borgo Bicchia e la presenza di numerosi giovani che si spostavano a bordo di moto.
Gli agenti del Commissariato di P.S. di Senigallia, pertanto, negli ultimi giorni effettuavano alcuni accertamenti per risalire alle cause dei rumori, verificando che la zona da cui questi provenivano era il parcheggio limitrofo al casello autostradale.
Nel corso del controllo gli agenti della Squadra Volante notavano la presenza di numerosi giovani – la maggior parte dei quali con ciclomotori e motocicli al seguito – nell’area, dove venivano effettuate accelerazioni e manovre spericolate.
I poliziotti dopo aver verificato che i giovani mettevano in atto anche condotte di guide potenzialmente pericolose, specie per la loro incolumità, portando i veicoli a velocità rilevanti, sia pure in uno spazio ridotto come l’area del parcheggio, decidevano di intervenire.
Diversi equipaggi del Commissariato di Polizia si portavano sul luogo in questione e procedevano al controllo di tutti i giovani presenti e dei loro veicoli.
Venivano identificati complessivamente oltre 40 giovani, alcuni dei quali di minore età, ed altrettanti ciclomotori e motocicli. Tra questi in particolare un motociclo 125 cc. risultava essere privo di copertura assicurativa: pertanto i poliziotti procedevano ad elevare la relativa sanzione amministrativa, pari ad oltre 800 euro, e al sequestro del mezzo.
“Sono in corso ulteriori accertamenti – sottolinea la Polizia – volti a chiarire se fossero in atto vere e proprie gara motoristiche, poiché in tal vi potrebbero essere pure responsabilità di tipo penale.
Ulteriori accertamenti verranno effettuati inoltre al fine di verificare se i veicoli utilizzati rispettassero le caratteristiche richieste dal codice della strada”.
Alcuni giovani provenivano da province limitrofe e questo non fa escludere al Commissariato che “tutto abbia preso avvio da incontri itineranti, in diverse località, su cui i giovani si tengono informati tramite l’utilizzo dei social network per poi darsi appuntamento per queste forme di “‘esibizione'”.
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