Fratelli d’Italia contro il piano socio-sanitario della Regione Marche
“Un piano inadeguato che non risponde minimamente alle reali esigenze e problematiche del nostro territorio”
I vertici provinciali e regionali di Fratelli d’Italia contro il piano socio-sanitario della regione Marche. Se ne è discusso nella conferenza indetta da FdI svoltasi nella mattinata del 18 settembre; tra i presenti all’incontro Davide Da Ros, Marcello Liverani, Lorenzo Rabini, Capogruppo FdI al Consiglio provinciale di Ancona, nonchè Portavoce provinciale e Massimo Bello, Capogruppo FdI al Consiglio dell’Unione dei Comuni e Responsabile provinciale Dipartimento ‘Enti locali ed Unione europea’.
E’ stato proprio Bello ad introdurre l’argomento spiegando le perplessità emerse in merito alla pubblicazione del piano socio-sanitario della Regione Marche 2019-2021: “Un documento molto più simile ad una generica tesina universitaria che enuncia consigli generici potenzialmente validi per qualsiasi circostanza ma che non entra mai nel dettaglio delle problematiche del nostro sistema sanitario”.
“La problematica è grave e particolarmente sentita da Fratelli d’Italia: la sensazione è che queste 134 pagine siano fumose, generiche e per niente caratterizzanti: la nostra percezione è che la sanità nel nostro territorio venga affrontata dalla regione in maniera non adeguata, quasi che le nostre vallate siano in qualche modo ritenute di Serie B rispetto al resto del territorio regionale”.
Bello entra nello specifico e menziona la struttura ospedaliera senigalliese “che è stata depotenziata, demotivata e priva di organicità nonostante il Sindaco Mangialardi sia al vertice dell’Anci Marche e nonostante la concomitante presenza di Fabrizio Volpini nella Commissione della Sanità. Trattamento ben diverso hanno avuto le strutture ospedaliere di altre provincie: penso a Pesaro, Macerata ma anche Ascoli dove le risposte della Regione sono state ben più incisive”.
Destano perplessità anche le tempistiche con cui è scaturito il piano sociosanitario e soprattutto come sia stato creato ignorando le eventuali richieste di confronto da parte dei cittadini: “Nonostante riguardi il triennio 2019-2021 di fatto ha visto la luce a settembre del 2019; viste poi le criticità nel sistema sanitario locale, il 23 novembre 2017 è stata consegnata una petizione alla Regione con oltre 3mila firme nella quale si chiedeva un tavolo di confronto al fine di poter far emergere determinate problematiche e porre loro rimedio: ad oggi, 18 settembre 2019, nessuna risposta o richiesta di incontro è mai giunta al comitato che aveva promosso l’iniziativa”.
“Non ci arrendiamo e proseguiamo la nostra battaglia a favore della sanità locale– ha poi concluso Bello – FdI continuerà a farsi sentire con mozioni ed azioni dimostrative, come i Flashmob, a tutti i livelli istituzionali competenti”.
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