Impianto per la gestione dei rifiuti a Cesano, chiesti lumi sull’iter della procedura
"Perché il nostro Comune da mesi interloquiva con la ditta e gli altri Enti per studiare la fattibilità del progetto?"
Eco Demolizioni srl ha rinunciato al progetto di installare un impianto a Cesano di Senigallia per trattare i detriti degli spiaggiamenti del litorale di Senigallia e materiale di ben altra natura proveniente da fuori Comune e da fuori Regione: vittoria !
Ma di questa parola non tutti possono abusarne in questa vicenda.
Come residenti del Cesano e della Cesanella siamo stati costretti a costituire un Comitato per contrastare con ogni strumento di legge il progetto dell’impianto.
Siamo stati costretti a rivolgerci all’Avv. Corrado Canafoglia, che ci ha consigliato in questa breve, e speriamo finita, battaglia per la tutela dei nostri diritti civili.
Il nostro non è un NO a priori, ma è adeguatamente motivato.
Temiamo per la salute dei nostri figli e delle nostre famiglie, per la salubrità del territorio in cui abitiamo.
Temiamo di perdere il valore delle nostre case, per acquistare le quali abbiamo fatto grandi sacrifici.
Il nostro non è un semplice timore emotivo, ma si basa sullo studio del progetto presentato dalla ditta.
Legittimo che una ditta voglia fare impresa, come è altrettanto legittimo che i residenti vicini all’area dove l’azienda vuole portare rifiuti, un imponente traffico veicolare di camion, un aumento della rumorosità derivante dalle lavorazioni si oppongano alla sua installazione ed al possibile inquinamento che ne deriverebbe.
Che necessità c’è di andare a prendere rifiuti fuori e portarli nel nostro Comune, vicino alle nostre case e a dove vivono i nostri bambini ?
In tutta questa vicenda solo di recente abbiamo scoperto l’esistenza dell’iter amministrativo con cui gli Enti, compreso il nostro Comune, devono valutare la fattibilità.
Perché non siamo stati coinvolti sin dall’inizio per esprimere il nostro parere, come prevede la Convenzione Europea di Aarhus?
Come poteva essere realizzato l’impianto su un terreno agricolo vincolato?
Perché il nostro Comune da mesi interloquiva con la ditta e gli altri Enti per studiare la fattibilità del progetto, senza opporre alcuna resistenza e senza informarci ?
Solo dopo aver alzato la nostra protesta il Sindaco ha dichiarato di aver capito che l’impianto non va fatto e nella riunione tenuta giovedì sera al Cesano ha riferito di aver inviato una lettera alla Eco Demolizioni srl chiedendole di rinunciare al progetto per sempre.
Quindi gli unici a poter usare la parola “Vittoria” in questa vicenda sono solo i residenti che si sono fermamente opposti, non certo chi ha taciuto alla cittadinanza l’idea dell’impianto.
Una caduta di stile però la dobbiamo sottolineare laddove il Comune afferma che nella riunione di giovedì vi erano un manipolo di facinorosi: il Comune ed il Sindaco abbiano il coraggio di indicare chi sono questi facinorosi e ne spieghino i motivi, dimostrando quel coraggio che non hanno mostrato da subito nel non aver reso pubblico alla cittadinanza il progetto che incombeva sulla Città.
Noi vogliamo chiarezza da chi ci amministra e proprio per tal esigenza di chiarezza chiediamo al Sindaco di pubblicare e/o di farci avere il contenuto della lettera che ha inviato alla Eco Demolizioni srl, così potremmo capire se la reale volontà dell’Amministrazione Comunale di installare quell’impianto in qualsiasi parte della Città sia definitivamente cessata oppure sia solo stata sospesa e rinviata ad altro momento.
Sindaco, faccia questo quest’ultimo sforzo: renda pubblica alla Cittadinanza la sua lettera inviata alla ditta!
Laddove leggeremo in essa che Lei ha chiesto che quel tipo di impianto non verrà mai fatto a Senigallia, allora saremmo pronti e felici di porgerLe pubbliche scuse per i nostri dubbi.
Aspettiamo con fiducia la pubblicazione della Sua lettera.
da: COMITATO “SENIGALLIA: FACCIAMO ECO!”
Il fatto che voi pensiate che in comune sappiano dell'esistenza degli obblighi derivanti da questa convenzione, ha veramente dell'ingenuo...
"Come poteva essere realizzato l’impianto su un terreno agricolo vincolato?"
Sarebbe stato possibile realizzarlo, dopo aver effettuato una variante al PRG. É un iter procedurale come tanti, che avrebbe trasformato quel terreno agricolo in edificabile, con le prescrizioni relative alla realizzazione di una discarica.
"Perché il nostro Comune da mesi interloquiva con la ditta e gli altri Enti per studiare la fattibilità del progetto, senza opporre alcuna resistenza e senza informarci ?"
La risposta si deduce da questa storia, e non ha bisogno di essere commentata. L'originale posizione dell'amministrazione in tal senso, é stata evidente.
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