Comitato Difesa Ospedale: “Che fine ha fatto il Codice della Disabilità? Affondato”
"Un governo giallo-verde che promette e non mantiene, mentre a Senigallia si approva regolamento vergonoso"
Il disegno di legge delega per la definizione del Codice della disabilità è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il 28 febbraio 2019, ma non è mai stato inviato alle Camere per l’approvazione. Eppure sono passati più di cinque mesi. Un record.
Il DDL ha avuto diversi passaggi: dal Presidente del Consiglio al Mef (ministero economico finanziario), per tornare poi al Ministero della Famiglia a causa dei costi che conteneva, ma senza indicazione delle risorse da prelevare, per tornare poi al Mef. Alla fine il Ragioniere capo dello stato ha dovuto intervenire di nuovo il 21 marzo per riaffermare le gravi carenze finanziarie dell’atto e sostanzialmente decretarne la sua sospensione.
A cosa è servito questo ping-pong non si sa, magari solo a prendere voti durante la campagna elettorale delle europee.
È solo propaganda o che altro?
Se non ci sono coperture non si può propagandare una cosa solo per avere consenso.
L’impegno del Ministero della famiglia era di sostegno alle famiglie in difficoltà, poi le indicazioni del Governo si sono spostate su altro: immigrazione, flat tax, commissario europeo etc…
Nel frattempo a Pesaro, località Villa Fastiggi, sono stati stanziati 18 milioni di euro per 170 posti letto, di cui 90 per gli anziani non autosufficienti e 80 per la riabilitazione intensiva ed estensiva. L’appalto dei posti letto per i non autosufficienti è andato a Cooss Marche e l’appalto per la riabilitazione è andato al Santo Stefano Riabilitazione, gruppo KosCare che nelle Marche ha il dominio della Riabilitazione.
Ma se i soldi non ci sono tra quale piega di bilancio sono stati trovati questi?
E non c’è niente da fare, la non autosufficienza continua ad essere totalmente delegata al privato, Gruppo Koss, ovvero De Benedetti, la strategia di questa maggioranza è chiarissima: delega totale con costi altissimi di degenza a carico dei cittadini.
Nel frattempo a Senigallia è stato approvato da tutto il consiglio comunale un regolamento che ha aumentato in modo sproporzionato i costi mensili delle famiglie che usufruiscono dei servizi sociali dei disabili e alcune di queste sono passate da una spesa mensile di 30 a 300 euro.
Non è questa l’equità sociale che va applicata da una giunta comunale nei confronti delle persone più deboli.
Da una parte un Governo giallo/verde che promette, ma non mantiene dall’altra un Consiglio Comunale Senigalliese che approva un regolamento al limite della vergogna: praticamente le famiglie sono tra la padella e la brace e si scottano tutti i giorni con la disabilità del proprio nucleo familiare.
Alcune hanno rinunciato anche al servizio per l’esosità della spesa.
Attenzione che i cittadini non dimenticano.
da Comitato Difesa Ospedale di Senigallia
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