30 anni fa nasceva la Nuova Vigor 1921
Paolo Pizzi: "Doveroso rendere omaggio ai protagonisti della rifondazione in quel caldissimo luglio 1989"
Regolarmente ogni estate ci si lamenta per le temperature sia meteorologiche sia di altra natura; per buona pace di tutti ci sono stati altri periodi in cui la temperatura a Senigallia è stata molto alta, anzi, altissima e soprattutto per ragioni sportive.
Mi riferisco al luglio 1989.
Nel marzo-aprile 1989 la US Vigor Senigallia era fallita e in mezzo a tanti stenti aveva raggiunto una tribolata salvezza dopo due spareggi giocati da una squadra guidata da Maurizio Marchini con un gruppo di giocatori profondamente legati ai colori rossoblu, alcuni dirigenti come Giorgio Moroni e Dario Sangelantoni, Gino Riccardi avevano continuato a sostenere questi ragazzi con il loro impegno nonostante le avversità quotidiane.
Ma la temperatura del luglio 1989 salì vertiginosamente: la società, la più antica di Senigallia, non esisteva più e il calcio rischiava di scomparire in una città che ne aveva sempre fatto una propria ragione di essere.
Il 17 luglio 1989 l’Amministrazione Comunale di allora aveva indetto un’assemblea pubblica all’Azienda di Soggiorno: a quell’assemblea, presieduta da Benito Quadraroli, va dato il grande valore e l’insegnamento morale che ha lasciato nella storia di questa meravigliosa città; infatti Senigallia si dimostrò profondamente coinvolta nella salvezza della Vigor raccogliendo 70 milioni di lire tra gli sportivi di ogni estrazione sociale.
Grazie all’opera geniale di Goffredo Bianchelli, sostenuto dall’Amministrazione Comunale, in quella sera venne presentato un piano finanziario perchè la Vigor potesse continuare a vivere, la sala era affollata come non mai, tutti seguivano gli interventi in assoluto silenzio. Gli occhi lucidi di Goffredo, emozionatissimo, vennero “asciugati” dal caloroso ed intenso applauso dei presenti con in testa il sen. Orciari, il sindaco Gazzetti e il vice sindaco Galavotti.
Un manipolo di fedelissimi sostenne i primi passi dell’AS Nuova Vigor 1921 e vanno citati per rendergli il giusto merito: Nicola Saccinto, Vittorio Joppolo, Sandro Mantovani, Giorgio Moroni, Gianni Moschini, Gino Riccardi, Dario Sangelantoni, Giorgio Silvestri con Paolo Pasquini, primo presidente della neonata società al quale subentrò dopo pochi giorni Lidio Morbidelli.
Per realizzare l’operazione la Federazione aveva revocato l’affiliazione alla US Vigor Senigallia e aveva trasferito il titolo sportivo alla Nuova Vigor 1921 alla condizione che venissero pagati i debiti federali pari a 520 milioni di lire. Cosa che venne puntualmente perfezionata l’8 giugno 1990, giornata inaugurale dei mondiali di calcio di Italia 90.
L’impegno culturale e morale della nuova società fu sicuramente testimoniato da uno dei primi premi partita, nonostante la sconfitta sul campo, elargito ai giocatori: una gita premio a Bologna in occasione della partita amichevole Italia- Brasile in vista dei mondiali 1990.
In quel campionato la squadra allenata da Maurizio Marchini si piazzò al 3° posto finale.
A distanza di 30 anni va reso omaggio ai protagonisti per la rifondazione della Vigor purtroppo poi miseramente e ignobilmente cancellata dal panorama calcistico nel giugno 2017 ad appena 4 anni di distanza da quello che sarebbe stato il suo centenario.
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