Comitato Difesa Ospedale di Senigallia sul dipendente sordomuto al front office
"Approfittarsi delle persone indifese è una cosa da pusillanimi"
“Sordomuto al front office…” di fronte a questi comunicati apparsi oggi non ci sono parole o meglio ce ne sono di due tipi: quelle sdegnate per la situazione a dir poco incresciosa in cui è stato ingabbiato e messo con le spalle al muro un pubblico dipendente o quelle comiche, ironiche, ridicole, incredibili (ci vorrebbe tutta la Treccani e magari non basterebbe per trovare la parola o la frase giusta) per descrivere la situazione venutasi a creare non certamente per caso ma ad arte. Chi ha agito così sappia che se ne dovrà vergognare per tutta la vita: approfittarsi delle persone indifese è una cosa da pusillanimi, di coloro che sono forti con i deboli e deboli con i forti, cioè da vigliacchi!!
E magari chissà quanto avranno ragionato o addirittura fatto delle riunioni apposite per giungere a questa conclusione che non è il massimo della genialata perchè se ci pensavano meglio avrebbero potuto proporre UNA BELLA POSTAZIONE AL CENTRALINO!
Come mai il Responsabile non c’ha pensato ce lo stiamo ancora chiedendo, eppure era semplice: una postazione meglio del Centralino dove avrebbe dovuto rispondere e parlare al telefono sarebbe stato il massimo per un sordo/muto! Cosa che ci avrebbe fatto accapponare ancor più la pelle, ma non certo stupito per i fatti che si stanno susseguendo ogni giorno.
Quindi cari cittadini qui non è solo un problema di personale e di attrezzature per l’Ospedale di Senigallia come si affannano sempre più a dire le istituzioni, in questo caso è soprattutto un problema della connessione dei lobi del cervello che a quanto pare non hanno campo. Questo fa capire anche come viene tenuto in conto l’ospedale di Senigallia dai vertici ASUR che sono talmente attenti alla nostra struttura da non accorgersi di anomalie enormi come questa. Ma anche loro sono in altre faccende affaccendati (con la giustizia Marini e Ceriscioli che lo ha nominato) e non pensano minimamente ai lavoratori.
Non vogliamo più continuare con questo argomento perché sembrerebbe una strumentalizzazione facile ma certamente la rabbia e la vergogna per il trattamento vergognoso e grottesco allo stesso tempo nei confronti di un lavoratore non poteva passare inosservato.
Continuiamo invece il viaggio all’interno del nostro Ospedale. Il Sindaco ha ricevuto il Sindacato Nursind, che ringraziamo per aver sollevato il problema del Pronto soccorso e al quale ci siamo agganciati con un comunicato e continueremo con una interrogazione al Prefetto qualora non ricevessimo risposte esaustive da Mangialardi entro 10 giorni, ma leggendo il comunicato le risposte date dal Sindaco sono sempre le stesse: problemi di personale ma si garantiscono i servizi. A lui questo basta per dire che va tutto bene madama la marchesa, ma a noi NO!
Vorremmo vedere che non fossero garantiti i servizi ma se questi sono a scartamento ridotto ci chiediamo che servizi sono. Di serie C se va bene e non più di primo livello come fino al 2015.
In 5anni hanno fatto tutto ciò che era nel progetto del Partito Dominate: chiudere gli ospedali di rete e strutture di comunità al fine di progettare 5 nuovi Ospedali Unici Provinciali.
Ma non gli è andata proprio liscia come volevano. Alcuni Sindaci di Area Vasta2 si sono battuti come leoni e in parte hanno fermato il declassamento, e parliamo di Jesi e Fabriano.
Altri, come Mangialardi a Senigallia , hanno lasciato strada libera al progetto e il risultato per i cittadini è quello che vediamo: Il Pronto Soccorso allo sbando (abbiamo testimonianze di cittadini con 10 ora di attesa per una visita, ma il Jamboree ha la priorità!!), i Reparti complessi di Oncologia, Oculistica, Otorino e Fisioterapia persi e senza primario, quelli di servizi di Radiologia, Farmacia e Laboratorio analisi ridotti ai minimi termini e assieme alla Ortopedia e la Pediatria anche loro senza primario. Inoltre non vi è la reperibilità notturna, tant’ è che la CIMO medici ha fatto un esposto alla Procura della Repubblica, e sono in procinto di andare in pensione il Primario della Ginecologia, della Chirurgia e della Gastroenterologia. Quindi alla fine cosa rimarrà del glorioso Ospedale di Senigallia punto di riferimento della riviera Adriatica sino al 2015?
Più che il “Primario” dei Reparti al Sindaco interessano le “Primarie” di partito che si affanna a non far fare dove probabilmente non si sente sicuro di vincere perché il suo scopo è di andare in Regione, al posto di Volpini. Sarebbe la continuazione dei guai sanitari per Senigallia, e quindi ma anche NO, diciamo noi. Ci bastano i 20 anni svolti nella politica senigalliese per farcelo ricordare senza particolare nostalgia. Anzi!!
da Comitato Difesa Ospedale di Senigallia
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