Comitato Difesa dell’Ospedale di Senigallia all’attacco del sindaco Mangialardi
«Ha sempre detto mirabilie della sanità locale [...] con il risultato, nel tempo, di un declassamento totale»
Una indagine demoscopica dice che l’80% degli Italiani preferisce la sanità pubblica, rispetto alle strutture private convenzionate. Ma è esattamente il contrario per la diagnostica e gli esami causa le lunghissime liste d’attesa che da sempre non vengono mai ridotte.
Negli Stati Uniti il cittadino paga meno tasse per la salute ma paga personalmente tutte le spese sanitarie o tramite assicurazioni anch’esse private. In Italia il 75% degli italiani è contrario a questo sistema sanitario.
Quali sono le priorità di intervento in tema di salute del Servizio Sanitario Nazionale? La riduzione delle liste d’attesa per esami diagnostici, visite specialistiche, etc.., una maggior efficienza al Pronto Soccorso, un potenziamento degli organici ci medici e infermieri e una lotta agli sprechi. Tutte sono cose che noi da anni ormai segnaliamo a tutti i responsabili istituzionali locali e Regionali, purtroppo sempre inascoltati, contestati e derisi.
Per fare ciò pero occorrerebbe la forza della Conferenza dei Sindaci. Alcuni di questi si sono esposti in prima linea per tutelare i loro territori: Piunti di San Benedetto ha chiesto una conferenza aperta sulla sanità che Ceriscioli ha rifiutato protamente, Santarelli di Fabriano ha attaccato duramente Marini Direttore Generale Asur sulla inefficienza regionale così come Bacci di Jesi con “se sapete fare fatelo. Altrimenti andatevene”
La notizia recente è che Marini, assieme ad altri 10, è indagato dalla Guardia Finanza per abuso d’ufficio, turbata libertà degli incanti, ma anche corruzione e traffico di influenze illecite nella sanità marchigiana. Speriamo che le indagini siano veloci perché i cittadini hanno bisogno di risposte urgenti. //www.senigallianotizie.it/1327491692/inchiesta-sulla-sanita-marchigiana-perquisizioni-della-guardia-di-finanza
Tornando ai Sindaci, Mangialardi invece cosa ha fatto? Ha sempre detto mirabilie della sanità locale e contestato duramente il Comitato in ogni occasione pubblica, radio, comizi, comunicati etc…con il risultato, nel tempo, di un declassamento totale e un passaggio che sarà a breve del nostro Ospedale da primo livello a Ospedale di Comunità o di base, poco più di un ambulatorio che lavora a spot o a part time.
Invece come Presidente ANCI, lui avrebbe potuto, se lo avesse voluto e come affermato da una consigliera Regionale, intervenire nel merito convocando tutti i sindaci della provincia, porre loro il problema dell’impoverimento Sanitario, criticare e impedire la nomina dei Direttore di Area Vasta che nel frattempo massacravano gli Ospedali. Invece, niente. Un silenzio di tomba!
Se fosse vero quanto affermato dalla Consigliera sarebbe una totale ammissione di colpevolezza di Mangialardi e compagni per aver avuto questo potere senza mai utilizzarlo realmente!
L’esempio dell’Otorino è eclatante come anche segnalato da alcuni pazienti, ed è paradossale che chi sta “sotto” (i medici) debbano chiedere di lavorare di più e chi sta “sopra” lo impedisce per cercare di favorire un flusso di pazienti verso Fabriano anziché quello che c’è sempre stato, da decenni, verso Senigallia. Ogni paese ha i governanti che si merita, evidentemente.
Contenti loro contenti tutti? Proprio per niente, i cittadini sono invece scontentissimi.
da: Comitato Cittadino a difesa dell’Ospedale di Senigallia
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