Rimborsi ai malati oncologici abrogati dalla giunta: la decisione ad una commissione
“La scelta del medico é atto personalissimo e di fiducia e su cui nessuna commissione può sindacare”
Ceriscioli, per l’insorgere delle Associazioni, dei Comitati e del tam tam cittadino, dopo che li aveva abrogati pubblica questo VIDEO secondo lui riparatore, ma che per noi è ancora più evidente perché cerca di riparare un danno devastante anche psicologicamente nei confronti di una categoria di cittadini fragili fisicamente ed emotivamente
https://www.facebook.com/lucacerisciolipresidente/videos/384236132303118/?t=8
DICE UN CITTADINO:
“Ci sono cose, accadimenti, fatti e comportamenti che aiutano a capire tante cose, non ultima la serietà e l’onestà intellettuale delle persone. La salute, il sistema sanitario, il diritto del malato alla scelta delle cure non dovrebbero avere bandiere ma essere argomento principe e manifesto di una trasversalità proclamata e conclamata. Le argomentazioni di chi vive il disagio della malattia non dovrebbero essere mai motivo di discussione a confutazione, per nessuno. Ci si dovrebbe con umiltà mettere all’ascolto di chi regala l’anima ferita e invece niente di tutto ciò. Silenzio assordante di gran parte del Partito Dominante, salvo qua e là stizziti amministratori della cosa pubblica pronti a dare degli speculatori ai malati e loro congiunti.
Troviamo questo inaccettabile ove non anche raccapricciante.
Abbiamo riso per non piangere nel leggere che la “ratio” di questo riordino sarebbe far prendere coscienza al malato oncologico che le migliori cure le ha ” sotto casa”.
Ah, per inciso, noi alla pazzia o malafede dei dipendenti Asur non ci crediamo neanche un pó.
Il video di Ceriscioli è doppiamente spiazzante o non ci abbiamo capito niente. Non abbiamo capito a cosa siano riferiti i 750 euro. Non abbiamo capito che vuol dire la ” presa in carico dell’oncologo”. Non abbiamo capito che significa ” una commissione omogenea per tutti”, ma tutti chi?
Non credo sfugga a nessuno l’evidente imbarazzo nell’affrontare una questione gravissima come il taglio perché di taglio si tratta dei rimborsi per quei malati che per scelta legittima o addirittura per necessità scelgono di andare a curarsi fuori Regione dove le eccellenze ci sono, sono riconosciute e rappresentano un diritto ad accedervi per chiunque.
Allora, con molta serenità visto che non abbiamo capito molto dal suo video, FACCIAMO UN ESEMPIO: se un qualunque malato marchigiano, operato e in carico supponiamo allo IEO ( quindi non certo in odore di speculazione politica) di Milano dove magari si trova ora per sottoporsi ad un secondo intervento, quando tornerà nelle Marche potrà presentare e avere il rimborso chilometrico del viaggio?”
L’Assemblea regionale, guidata dal Partito Dominante, con l’approvazione della legge n. 8 del 18/04/2019 ha infatti, tra le altre cose, abrogato una norma che era in vigore dal 1987 (L.R. n. 30 del 18/06/1987). Esattamente 32 anni fa.
Ora questo sussidio è stato rimosso con l’art. 46 della citata legge regionale scatenando critiche e osservazioni da più parti. Perché la Regione Marche deve sottrarre risorse proprio dalla pelle dei malati oncologici quando invece la regione Abruzzo ha fatto di recente una legge Regionale per rimborsare i suoi malati?.
Ceriscioli, trova la differenza?
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