I Poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Ancona e del Commissariato di Senigallia, coadiuvati dalle Unità Cinofile Antidroga della Polizia di Stato, nelle prime ore della mattinata del 6 luglio hanno arrestato un operaio albanese, S. M. le sue iniziali, classe ’73, trovato in possesso di un consistente quantitativo di stupefacenti.

Si tratta infatti di quasi un etto e mezzo di cocaina purissima, ancora da tagliare, e circa ottomila euro in contanti, certamente il risultato di una fiorente attività di spaccio.

“L’uomo, – fa sapere il Vice Questore Aggiunto Agostino Maurizio Licari, dal Commissariato di Senigallia – approfittando del fatto che lavorava a contatto con numerosi turisti, aveva intrapreso una ricca attività di spaccio di cocaina, ceduta al prezzo di 100 euro al grammo. Gli inquirenti, infatti, ritengono che lo stupefacente sequestrato fosse destinato a soddisfare l’ampia richiesta di droga da destinare al senigalliese”.

Dopo numerosi servizi di appostamenti e pedinamenti, i poliziotti hanno proceduto alle perquisizioni previste dal Testo Unico delle Leggi sugli Stupefacenti presso i due appartamenti a sua disposizione. Per l’esattezza, gli agenti si sono recati nell’appartamento dove risulta abitare con la madre ed in quello, poco distante dal primo, dove convive con la sua compagna, perquisendo anche le due autovetture di sua proprietà, tra cui una lussuosa Mercedes.

La perquisizione, durata circa 3 ore, eseguita anche con l’ausilio dei cani Antidroga della Polizia di Stato, ha permesso di rinvenire quasi un etto e mezzo di cocaina, trovata sia all’interno delle due vetture che nei due appartamenti, oltre a molto denaro in contanti: circa ottomila euro, come detto.

In particolare le perquisizioni eseguite dai numerosi poliziotti della Squadra Mobile e del Commissariato di Senigallia intervenuti sul posto, hanno permesso di trovare e porre sotto sequestro stupefacenti e denaro distribuiti come segue.

All’interno della Mercedes c’erano 11 involucri di cocaina, due confezioni di mannitolo e numerosissimi ritagli necessari al confezionamento; nella Toyota Yaris, l’altra vettura dell’operaio, è stato trovato il grosso della cocaina, consistente in un involucro di cocaina in cristalli e sostanza da taglio, contenuti in un marsupio nascosto sotto il sedile posteriore dell’auto, e poi un bilancino ed un macinapepe, contenente anch’esso cocaina; nella casa in cui l’uomo convive sono state rinvenute alcune dosi di cocaina e numeroso denaro in contanti, celato in più nascondigli; infine, nell’abitazione della madre dell’albanese, si rinvenivano altre dosi di cocaina già confezionata e pronta per lo spaccio, oltre ad altro denaro in contanti.

Durante la perquisizione, il personale di Polizia ha anche portato alla luce numerosi appunti manoscritti, con nomi, pesi e cifre che comprovavano l’attività criminale di spaccio dell’uomo.

Visti gli esiti investigativi e le evidenti prove a carico di S.M., il 46enne è stato tratto in arresto e, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona, trasferito in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente.

Anche le due autovetture sono state sottoposte a sequestro penale in quanto legate all’attività di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti