Riqualificazione area stadio: Mangialardi replica a Sardella sulle perplessità
"Occasione imperdibile: grazie al project financing il Comune non sborserà un euro e diventerà subito proprietario delle strutture"
Non sono in genere abituato a replicare sulla stampa ai consiglieri comunali che sollevano legittimamente obiezioni sull’operato della giunta, ma questa volta voglio fare un’eccezione per la stima e l’amicizia che nutro nei confronti del consigliere Simeone Sardella, provando a spiegare pubblicamente perché trovo sbagliate le sue valutazioni inerenti il progetto di riqualificazione dell’area dello stadio.
Credo che la premessa da cui partire non possa che essere quella riguardante il futuro del Bianchelli. È vero, c’è stato un tempo in cui lo spostamento dello stadio ha rappresentato un’ipotesi concreta, un’idea da percorrere di pari passo con quella di uno sviluppo edilizio di quell’area che potesse rappresentare anche un motore economico per la città e, in particolare, per il centro storico.
Oggi, come sappiamo, quella stagione si è definitivamente conclusa, seppellita dalla crisi che ha investito il settore edilizio e che ha profondamente cambiato le strategie di sviluppo della città con varie ricadute. Tra queste il fatto che, oggi, lo stesso spostamento dello stadio in un altro luogo graverebbe interamente sul Comune di Senigallia per milioni e milioni di euro. E mi sembra che non sia necessario spiegare come un’operazione del genere risulti semplicemente insostenibile.
Tale situazione, tuttavia, ha avuto anche un risvolto a mio parere positivo, ovvero la riscoperta del grande valore di un impianto inserito nel tessuto urbano come volano di crescita sia delle attività sportive sia delle attività economiche del centro storico. Impianto su cui oggi va a imperniarsi il progetto di riqualificazione dell’area approvato martedì scorso dalla giunta municipale, che dopo la recente sostituzione del manto artificiale, omologato per i prossimi 15 anni, potrà ora vedere realizzati importanti interventi per l’ammodernamento e la messa in sicurezza di tribuna, gradinata e locali interni.
Insomma, ci tengo a ribadirlo, si tratta di una grande occasione per la città. Dirò di più: un’occasione imperdibile, considerato che grazie alla modalità del project financingil Comune non sborserà un euro (e diventerà subito proprietario delle strutture riqualificate, nonché dell’edificio del supermercato al termine del periodo concessorio), e soprattutto ambientalmente sostenibile. Voglio infatti rassicurare Sardella che, in linea con le politiche urbanistiche degli ultimi dieci anni, l’intervento che verrà realizzato non prevede consumo di nuovo suolo, perché andremo a rigenerare il patrimonio già esistente e a recuperare volumi già utilizzati.
Inoltre la nuova attività che nascerà nella zona sarà un supermercato di quartiere e non un centro commerciale, come impropriamente è stato scritto. Va da sé, dunque, che non esiste alcun danno per i commercianti del centro storico, i quali, al contrario, potranno contare, come più volte richiesto da loro stessi, su nuovi posti auto a ridosso della Ztl, in aggiunta a quelli già presenti nelle aree di sosta che abbiamo recentemente riorganizzato e riqualificato. Il progetto, infatti, prevede una costruzione a palafitta dell’edificio commerciale per lasciare inalterato il numero dei posti auto attuali e la realizzazione di un nuovo parcheggio multipiano in struttura a servizio della città.
Detto ciò, è poi vero che il consigliere Sardella solleva obiezioni e criticità corrette e tutt’altro che banali, a partire dalla viabilità. Posso però dire che il progetto è corredato da un piano viario che mira non solo a rendere il meno impattante possibile la circolazione dei veicoli, ma addirittura ad alleggerirla. Ovviamente sono temi che, insieme alla questione del rispetto delle distanze dagli edifici già presenti, saranno oggetto di approfondimento, e magari di miglioramento, sia nei momenti di confronto pubblico con cittadini e associazioni, sia nella discussione in consiglio comunale.
Ciò che però vorrei si comprendesse davvero è l’opportunità che abbiamo oggi di fronte a noi: la riqualificazione urbana di un quartiere importante a costo zero per le casse comunali, un vero e proprio polo sportivo a sostegno dello sport senigalliese e dei settori giovanili delle nostre società, e nuovi posti auto a sostegno delle attività commerciali del centro storico.
Maurizio Mangialardi
Sindaco di Senigallia
Guardi se vuole, Villa Silvia é già pedonalizzata. Ci faccia un giro.
Non si offenda, dai. Era una battuta.
Guardi, ci aggiungo anche un commento per gli altri che la pensano come lei: che parlano del centro storico di Senigallia, come se fosse quello di Bologna (cosa che nemmeno Bologna é), e che andrebbe tutto pedonalizzato.
Questo per me é avere una percezione della città, molto strana... Poiché sarebbe l'estensione naturale del deserto e dello sconforto di piazza Garibaldi, se avvenisse una pedonalizzazione del centro, come vi state auspicando.
Poi fate voi.
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