Continua con successo alla libreria iobook la rassegna ‘Le Marche tra le righe’
Il 5 luglio appuntamento con Marco Scolastici presenta “Una Yurta sull’Appennino”; dalle 19 alle 20.30 la libreria ospita il GSA
![Marco Scolastici presenta “Una Yurta sull’Appennino”](https://www.senigallianotizie.it/articoli/2019/07/20190703-yurta-appennino-430x323.jpg?badd6b)
Continua con successo la rassegna ‘Le Marche tra le righe’ che si tiene con cadenza settimanalea Senigallia alla libreria iobook in via Cavour 32.
Il 5 luglio IoBook vi invita a una serata all’insegna di ambiente, natura e cambiamento di stili di vita
Dalle 19 alle 20.30 la libreria Iobook ospita il GSA e Mauro Furlani Presidente Pro Natura che esporrà il discorso morale sulle attività del coordinamento associativo Pro Natura fatto già all’Assemblea Nazionale 2019 e lo accompagnerà con delle proiezioni. Occasione di scambio e opinioni tra le associazioni invitate.
Alle 20.30 verrà offerto un aperitivo rigorosamente Marchigiano curato dalle aziende biologiche SeminaMenti di Laura Nolfi e Azienda Scolastici.
Alle 21.30 il quarto appuntamento ‘Le Marche tra le righe’: Marco Scolastici presenta il suo libro “Una Yurta sull’Appennino” ( Einaudi editore) e ci parlerà insieme a Maximiliano Cimatti del suo cambio di vita e dell’esperienza di rinascita e sopravvivenza nei territori dei Sibillini dopo il terremoto.
Marco Scolastici, 28 anni, fa il pastore di professione.
Era un ragazzo come tanti, iscritto alla facoltà di Economia a Roma, pieno di incertezze sul futuro. Poi un giorno, in un bar, si è imbattuto in una foto su un calendario: ritraeva il vecchio acero di Macereto, il Monte Bove, i pascoli in cui suo bisnonno Venanzio era cresciuto: curandoli, desiderandoli e infine comprandoli. Meno di una settimana dopo Marco ha lasciato la capitale. Il suo è stato un viaggio di ritorno verso casa difficile, talvolta doloroso, e quando pareva concluso la terra ha cominciato a tremare: era il 2016. Il buon senso gli suggeriva di scappare, ma quello sconosciuto altopiano delle Marche per lui era la vita. Non poteva abbandonare le sue pecore, i suoi asini, i maremmani. Così ha montato una yurta mongola accanto alla propria casa inagibile e ci ha trascorso l’inverno. Il sisma non sarebbe stato la fine di tutto, ma l’occasione per un nuovo inizio.
Dopo il sisma delle Marche ha scelto una tenda per non lasciare pecore e asinelli. Ora è stato premiato con il “Rigoni Stern“. Un omaggio delle Alpi all’Appennino.
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