Al Musinf incontri dell’arte e della fotografia
Appuntamento per venerdì 28 giugno 2019 alle ore 21,00
Venerdì 28 giugno 2019 alle ore 21,00, serata all’insegna dell’arte, al MUSINF (Museo comunale d’Arte Moderna dell’Informazione e della Fotografia) di Senigallia.
Nell’incontro, organizzato dalla associazione “Carlo Emanuele Bugatti – amici del Musinf”, Maurizio Cesarini, autore Senigalliese affermato in Italia e all’estero, presenterà un suo ultimo lavoro “Io non sono io”, che ci descrive così: il senso del mio lavoro può riassumersi tra due pensieri che in qualche modo lo rappresentano; l’uno di Montaigne quando dice “Sono io stesso la materia del mio libro”; l’altro di Lacan che esplicita chiaramente ciò che penso “Laddove mi vedo non ci sono, dove ci sono non mi vedo“. La contraddizione tra le due posizioni è il luogo del definirsi dell’opera.
L’artista, anche se non ama definirsi fotografo, spesso utilizza il mezzo fotografico per realizzare mostre che diventano performance inseribili nell’ambito della Body Art concettuale.
Maurizio Cesarini nasce a Senigallia nel 1957, frequenta l’istituto d’arte di Fano e poi l’accademia di belle arti di Urbino. Sin da studente di istituto d’arte frequenta Mario Giacomelli a cui spesso mostra il suo lavoro ricevendo preziosi consigli. Nel 1974 in accademia incontra un fotografo che lavorava con Urs Luthi. Da lì inizia un percorso artistico adottando la performance come modalità operativa. Le sue azioni utilizzano il travestimento maschile/femminile, come indagine sul concetto di ruolo sia culturale, che politico e sociale. Presenta le sue performance sia nelle Marche che in occasioni nazionali, arrivando nel 1977 a realizzare “Il senso della ferita” in cui l’ostensione del corpo androgino è segnata drammaticamente da ferite reali.
Quindi abbandona la modalità performativa virando su di un immaginario sempre di tipo travestitistico, ma decisamente più concettuale.
In questi ultimi anni, l’artista inizia un rapporto epistolare con Lucrezia de Domizio e la incontra ad una sua iniziativa in favore di Beuys a Pescara. Esce in questi anni un testo fondamentale: Italian Performance Art dove si analizza la performance sia in senso storico, dal futurismo ai giorni nostri, sia in senso critico, evidenziando gli artisti più significativi; Maurizio cesarini è presente nella sezione storica accanto a nomi prestigiosi quali Luthi, Gina Pane, Abramovic, ecc. inoltre nella parte critica gli viene dedicata una scheda relativa alle esperienze performative più recenti.
Maurizio Cesarini è inserito dal critico Giorgio Bonomi nel suo libro che analizza gli artisti che lavorano sul proprio corpo:” IL CORPO SOLITARIO l’autoscatto nella fotografia contemporanea”. Le mostre di questi anni sia in Italia, che all’estero è impossibile citarle tutte si ricordano alcune: Città Del Messico, Yzmir Turchia, Shanghai Cina, Philadelphia USA.
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