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Bloccato a Palermo, l’Avv.Canafoglia risponde a Volotea: “Al danno si aggiunge la beffa”

"Se l’operato di Volotea è stato corretto perché si scusa e perché vuole rimborsargli il biglietto?"

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Michael Baioni Bechtold costretto a passare la notte sui divani dell'aeroporto

Volotea si scusa con Michael Baioni Bechtol, ragazzo disabile paraplegico, cui è stato negato l’imbarco dalla compagnia aerea Volotea sul volo Palermo-Ancona all’Aeroporto di Palermo, offre di rimborsargli un biglietto , ma poi sostiene di aver agito correttamente, perché la batteria al litio che muove la carrozzina è pericolosa in volo per la sicurezza degli altri passeggeri.

Così Volotea aggiunge al danno la beffa! Se l’operato di Volotea è stato corretto perché si scusa e perché vuole rimborsargli il biglietto?

Non vogliamo l’elemosina, ma che sia fatta chiarezza su un comportamento assurdo, che non deve ricapitare più a nessun altro disabile!

Innanzi tutto come può affermare Volotea che la batteria al litio avesse potenza di 500 volt, considerato che la ditta produttrice della stessa in uso a Baioni non ne produce di tal voltaggio ? Esibisca Volotea l’evidenza di ciò che afferma!

Inoltre Baioni si è reso da subito disponibile a rimuovere la batteria, trasformando la carrozzina in un veicolo meccanico senza rischi di cortocircuiti o riscaldamenti pericolosi per la sicurezza degli altri passeggeri: rimuovendola la batteria è spenta ed inerte e non dà luogo ad alcun problema paventato da Volotea!

Non c’erano motivi di sicurezza per negare l’imbarco, tanto che all’aeroporto di Ancona il personale della stessa Compagnia, dopo le verifiche del caso, imbarcava senza problemi Baioni e la sua carrozzina con quella batteria al litio.

All’aeroporto di Palermo di fronte alle resistenze del responsabile check in, subito Baioni – e non il personale Volotea – proponeva di essere imbarcato senza la batteria al litio (ben 2 ore prima la partenza del volo!) la lasciandola in custodia presso i Carabinieri, ove sarebbe poi stata ritirata da una persona di sua fiducia.

Solo dopo 2 ore di inutile attesa il responsabile check in acconsentiva di imbarcare Baioni, che avrebbe depositato presso la stazione dei Carabinieri dell’aeroporto, ma quando questi tornava dopo 5 minuti accompagnato da un Carabiniere al banco check in, senza la batteria, il responsabile gli comunicava la chiusura dell’imbarco del volo, nonostante la compagna ed il minore avessero atteso il suo ritorno e fossero presenti gli addetti dell’assistenza disabili pronti ad accompagnarlo a bordo dell’aereo Baioni.

E ciò nonostante il gate di imbarco non fosse stato ancora aperto e l’aereo fosse in ritardo di oltre 30 minuti!
Baioni aveva tutto il tempo per essere imbarcato, tanto che il personale dell’assistenza disabili si era già avvicinato al banco per accompagnarlo a bordo dell’aereo.

Pur concedendo a Volotea la possibilità di rifiutare l’imbarco del dispositivo per ragioni di sicurezza (incomprensibili per quanto sopra esposto, tanto che all’andata lo avevano imbarcato), nessun motivo ostativo c’era per imbarcare Baioni privo della batteria al litio, ma soprattutto di abbandonarlo a se stesso!

Dopo il negato imbarco il responsabile check in non forniva alcuna assistenza ai tre passeggeri, non curandosi di prenotare loro un nuovo volo, di procurargli un pasto o un posto ove dormire, come previsto dalla normativa.
Unico plauso va all’assistenza disabili che ha atteso – purtroppo inutilmente – fino alla chiusura dell’imbarco Baioni per accompagnarlo a bordo dell’aereo, nonché ad un Carabiniere che visto l’abbandono dei passeggeri da parte della compagnia aerea chiedeva alla società di gestione dell’aeroporto, che acconsentiva, di far accomodare i 3 passeggeri in una sala dell’aeroporto sino al mattino seguente, peraltro in condizioni precarie e non certo comode per un disabile, come da foto che si produce.

La condotta di Volotea non solo mette in cattiva luce la notoria ospitalità siciliana, ma supera ogni limite nel rispetto di un disabile e di un minore!

Un disabile è abituato a superare le difficoltà e le barriere dell’indifferenza e della burocrazia quotidiana
Le scuse non bastano occorrono i fatti!

Arriveranno, anche se in ritardo, o Baioni dovrà rivolgersi ad un Giudice ?

Avv. Corrado Canafoglia e Avv. Elisa Pellegrini – Unione Nazionale Consumatori
Michael Baioni Bechtold

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