“Ad Ortopedia di Senigallia una cura amorevole dei malati: grazie”
Il ringraziamento al personale di un lettore: "spesso si critica la sanità italiana, ma bisogna elencare i meriti di chi vi lavora"
Da un nostro lettore riceviamo e pubblichiamo alcune considerazioni sul reparto di Ortopedia dell’ospedale di Senigallia, dopo un ricovero e una operazione di alcuni giorni.
Si seguito le parole del lettore, che ringrazia sentitamente gli operatori:
“Finalmente a casa. E con essa tutte le mie cose, la mia intimità, i miei tempi, le mie abitudini, la mia libertà e i miei cari.
Torno però dall’Ospedale di Senigallia, nel mio caso dal reparto di Ortopedia in cui sono stato ricoverato e operato, non senza aver lasciato un ambiente in cui da malato mi sono sentito veramente messo al primo posto. Molto spesso e a ragion veduta si critica la Sanità italiana. Io stesso più volte ne sono stato vittima a causa di disservizi, errori e, tutt’altro che in ultimo, a causa del comportamento arrogante, seccato ed inadeguato del personale di servizio.Non voglio analizzare i motivi per cui a volte si è arrivati a tanto, né prodigarmi in consigli o soluzioni. Mi farei del male ed aprirei un capitolo tanto infinito quanto inascoltato.
Piuttosto è mia intenzione declamare i meriti di chi nonostante i mezzi a disposizione sempre più ridotti e limitati tiene duro e con tanta passione non si adagia e non si adegua al triste stato attuale delle cose. Presso il reparto di Ortopedia di Senigallia ho trovato, a partire del facente funzione di primario, fino ad arrivare agli addetti igienici sanitari, passando quindi attraverso medici, laureandi, infermieri, tirocinanti, fisioterapisti e ausiliari (e scusate se dimentico qualche altra figura che merita assolutamente di essere citata e chetralascio solo per mia immensa sbadataggine), competenza, simpatia, cortesia e soprattutto umanità. Ed è soprattutto su quest’ultima caratteristica che vorrei soffermarmi.
Presso il reparto di Ortopedia di Senigallia sorrisi, parole di conforto, parole capaci di spezzare la tensione e parole di incoraggiamento non sono dettate da una regola imposta, ma giungono da tutto il personale spontanee e dal cuore. Cura amorevole e gestione caritatevole dei malati, spesso inabili, completano la “stoffa”, di queste belle persone a cui io devo moltissimo e che immancabilmente ogni mese vengono “premiati” con lo stesso stipendio. Sicuro di sapere però che per loro le soddisfazioni sono più nobili.
Grazie a tutti voi.
Luca Nazionale”
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