Lega Senigallia: “Il tema della sicurezza non è negoziabile”
"Vorremmo che qualcuno ci spiegasse come vengono gestite le allerte nel nostro territorio"
Partiamo proprio da questa ultima affermazione rilasciata dal Sindaco in merito ad una polemica sulla piscina. Perché facciamo questa considerazione, la salvaguardia delle persone e dei beni è tema che dovrebbe stare a cuore al capo della protezione civile comunale.
Vorremmo che qualcuno ci spiegasse come vengono gestite le allerte nel nostro territorio visto che ultimamente si sono viste(o meglio nessuno se n’è accorto)decisioni discutibili. A maggio abbiamo avuto ben due allerte meteo: la prima nella giornata del 19 maggio con chiusura precauzionale delle scuole cittadine e senza un goccio d’acqua nell’alveo del Misa mentre nella giornata del 29 maggio quando si sono registrati picchi di piena preoccupanti non si sono chiusi nemmeno i ponti né tantomeno la popolazione si è resa conto di quello che stava accadendo.
Giusto per rispolverare un pochino la memoria nel marzo 2018 quando sono collassati due argini del Misa dopo lo scioglimento delle abbondanti nevicate sono state chiuse le scuole e messe le paratie sui ponti cittadini e per arrivare a prendere questi provvedimenti crediamo si sia seguito un protocollo ben definito. Sempre il 5 marzo 2018 è stato dato ordine di evacuare alcune zone del territorio ed in altre sono passati i vigili per avvisare della crisi in atto consegnando volantini che riportavano le buone pratiche in caso di alluvione.
Poche settimane fa ad una riunione a Borgo Bicchia è stato presentato il Piano di Emergenza di Protezione Civile in fase di approvazione ed in questa occasione abbiamo capito un concetto sconcertante: il piano in auge (invitiamo tutti a scaricarlo dal sito del comune nella versione 2017) non sarebbe applicabile ma soprattutto in caso di evacuazione non ci sarebbe un sistema di sirene per allertare la popolazione tutta.
Sarebbe ora di dare un significato alla parola RESILIENZA per la quale l’Europa ed il Governo stanziano risorse e formano personale altamente specializzato e per questo chiediamo a tutti gli Enti locali che si occupano di prevenzione di spiegarci finalmente dopo 5 anni dalla rovinosa alluvione a Senigallia e Comuni limitrofi quali sono le buone pratiche da seguire in caso di calamità e come “funziona” la macchina della Protezione Civile ad ogni livello.
Da LEGA SENIGALLIA
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