A Paolo Cingolani
Lettera aperta al Professore tragicamente scomparso da parte dei suoi ex alunni
Buongiorno Prof,
questo è sempre stato il nostro modo di salutarla, e ancor prima di farlo, sentivamo il rumore della cinghia della sua borsa che annunciava il suo arrivo. Noncurante del gesso sui suoi pantaloni, cominciava a scrivere alla lavagna, esordendo: “Domanda di rito: qualcuno vuole essere interrogato?”. Silenzio assoluto, come quello in cui ci troviamo ora.
Mentre siamo qui a scriverle, riviviamo le ore di lezione ed i momenti passati con lei, che prima erano la nostra quotidianità, e ad oggi, sono parte di noi. non si parla solo di numeri, perché lei è anche altro. Era in grado di tirare fuori il meglio di noi, anche quando non lo credevamo possibile, spingendoci oltre le nostre capacità. Infatti, pur essendo le sue materie le più fredde ed astratte dal nostro punto di vista, con la sua passione è riuscito a farci non solo capire, ma anche apprezzare, ciò che all’inizio ci sembrava così lontano da noi.
Pur cercando di apparire professionale e distaccato, traspariva una forte dedizione nei nostri confronti. Ci rispettava e non ci considerava semplici contenitori vuoti da riempire, ma fuochi da accendere. Ha saputo trovare un equilibrio tra rapporto didattico e legame umano, per questo rappresenta tutto ciò che uno studente dovrebbe essere.
“Siate presuntuosi”, ci ha sempre detto. Ora lo sia anche lei, nella ricerca di quelle “n dimensioni”, cui tanto aspirava.
Ciao Cingo,
i tuoi ragazzi.
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