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“Dove è finita la Primavera? A Senigallia grazie a Bosco Mio è rigogliosa”

"Luogo fondamentale per diffondere la sensibilità ambientale"

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Situazioni di degrado degli alberi piantumati al parco delle Saline

Dov’è finita la Primavera? Dopo il garrito delle prime rondini sembra svanita. Eppure, nonostante il meteo poco propizio e non particolarmente primaverile, la natura a Bosco Mio respira rigogliosa.

Mentre siamo in grande attesa dell’inaugurazione ufficiale, il bosco urbano, posto lungo la Strada delle Saline, grazie alle attività dell’associazione Sena Nova e al sostegno della Regione Marche, sta diventando un punto di riferimento per visite scolastiche guidate, alla scoperta delle api e della natura di una tipica area verde urbana. Oltre cinquecento studenti si sono susseguiti nelle visite a Bosco Mio, dalle scuole primarie alle superiori, alla scoperta di un luogo che è spazio naturale, artistico e sostenibile.

Valorizzare e tutelare un luogo come Bosco Mio è di fondamentale importanza nella costruzione di una sensibilità ambientale, rispettosa della natura e della solidarietà.

Qui gli studenti, figli della cultura della velocità, possono relazionarsi con il silenzio, la pace e la bellezza pura di una natura che sboccia in un’apparente periferia.

Con il progetto Terre Plurali, che mette insieme l’associazione di volontariato Il Seme, le scuole di Senigallia, la Fondazione Caritas, il Comune e la cooperativa sociale Undicesimaora, si punta a far scoprire al pubblico, di adulti e bambini, studenti e cittadini, uno spazio dove la natura può esprimere al meglio la sua bellezza e conservare la biodiversità, termine tanto abusato ma quanto mai attuale. Bosco Mio infatti è un luogo verde piccolo ma raro, ricco di vegetali e animali preziosi, api in primis.

Gli studenti degli istituti superiori sono intervenuti direttamente per recuperare l’area, supportati da alcuni docenti e dal prof Camillo Nardini, in veste di coordinatore, ovviamente dopo una serie di incontri formativi tenutisi a scuola sui temi del welfare innovativo e generativo, dell’agricoltura sociale, delle buone pratiche del territorio, della biodiversità e della ricchezza delle aree boschive.

Il coinvolgimento di Undicesimaora invece è stato fondamentale per avvicinare anche i beneficiari degli inserimenti lavorativi e tirocini sociali all’area: sono loro infatti che hanno preparato il terreno per la semina di erbe di campo di ogni tipo (tarassaco, cicoria, o se vogliamo chiamarli crespigni, grugni…), che saranno utili per accrescere la biodiversità del luogo e le lezioni frontali a tema.

Così come sono state apprezzatissime le innumerevoli lezioni di Ivaldo Pierini, apicoltore, sulla vita delle api e la loro funzione ecologica, e la serie di esperimenti didattici proposti da Luca Dori, direttamente dallo staff di Fosforo – la festa della scienza -, che il 4 maggio ha intrattenuto i piccoli e grandi ospiti di Bosco Mio sul tema del bioma bosco, della ricchezza dell’universo vitale delle api e delle specie vegetali selvatiche presenti. Alla fine del laboratorio i bambini hanno creato una “seed bomb”, speciale pallina fatta di argilla e terra contenente una miscela di semi di fiori, da lanciare per attendere la prima pioggia e coltivare.

Da

Chiara Michelon

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