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“Incrocio o Rotatoria?” Scuola-Famiglia-Territorio, dialoghi tra innovazione e tradizione

Convegno promosso dall’Istituto Comprensivo Senigallia Centro “Fagnani”

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“Incrocio o Rotatoria?” Scuola-Famiglia-Territorio, dialoghi tra innovazione e tradizione

Giovedì 16 Maggio all’Auditorium S. Rocco si è svolto il Convegno “Incrocio o Rotatoria?” Scuola-Famiglia-Territorio, dialoghi tra innovazione e tradizione. Relatori i Dirigenti Scolastici prof.ssa Frediana Benni, prof.ssa Rita Bigelli, prof.ssa Angela Leone, prof. Mario Cavallari, mediatori dell’incontro prof.ssa Anna Scimone Dirigente Scolastica dell’I.C. Senigallia Centro “Fagnani” e la dott.ssa Loredana Bruni, vicaria dello stesso I.C.

L’incontro si è aperto con i saluti dell’Assessore alla cultura, Simonetta Bucari, sensibile a questo tema, che ha sottolineato l’importanza di tale incontro e confronto sulla crescita sociale della scuola che è patrimonio culturale e trasmissione di saperi ed esperienze. La scuola può vincere la sfida di questi tempi mantenendo sempre al centro il bambino, creando il Patto educativo di corresponsabilità per la realizzazione del successo formativo dell’alunno e rendere effettiva la piena partecipazione degli studenti e delle famiglie.

La Dirigente prof.ssa Anna Scimone ha ringraziato i Relatori che hanno accolto il suo invito e tutti i presenti. Ha spiegato il titolo scelto per il Convegno “Rotatoria o incrocio?”.

Nel codice stradale tra incrocio e rotatoria non esiste disgiunzione, ma congiunzione; la rotatoria ha tanti vantaggi: minori costi di gestione, una incidentalità più trattenuta, minori ingorghi e una viabilità più fluida: se si sbaglia non c’è perdita di tempo. Fuor di metafora la scuola moderna è posta davanti a tre scelte: dipendere esclusivamente dal diktat normativo, scegliere autonomi percorsi organizzativi, rimanere legati ad una didattica modulistica o decidere di innovarla con l’uso pedagogico della tecnologia; interpretare la scuola come una realtà verticistica, piramidale con una sola figura apicale o trasformarla in una democrazia con una leadership diffusa. Non possiamo temere di sbagliare e non dobbiamo pensare che sia vano il mero girare alla ricerca: sarà proprio l’intelligente rotatoria a consentirci di trovare, insieme a tutte le componenti scolastiche e territoriali, la strada giusta.

La dott.ssa Bruni presenta i Dirigenti, la loro esperienza lavorativa e alcune caratteristiche nel lungo impegno sia all’interno della scuola, sia nel territorio. La Dirigente prof.ssa Benni introduce i fondamenti culturali dell’alleanza scuola-famiglia sotto l’aspetto pedagogico, sociale e del diritto, con una riflessione sul principio si sussidiarietà, terreno di incontro tra insegnanti e genitori.

Un aspetto interessante quello del principio di autorità, cioè la funzione paterna della scuola, che è legge, regole, limite, desiderio come modo interiore di realizzarsi, obiettivi, responsabilità. Il principio di autorità accomuna il docente e il genitore: non sono simmetrici e non stanno nella stessa distanza, docente/alunno, genitori/figli.

Ci sono pertanto tre parametri: età (chi è più grande definisce un’autorità), conoscenze (chi sa di più esercita di più) e il ruolo. L’autorità si incarna nella figura paterna, nel maschio ma inteso in senso simbolico, quindi il bambino lo può ritrovare in varie figure: nell’insegnante, nel proprio allenatore, in un amico… La figura materna è invece empatia.

Non esiste una adultità senza esercitare una paternità. Ma allora chi è il padre? E’ colui che deve sapere dire No e deve sapere unire il No al Sì; deve sapere unire la regola al desiderio, la legge al progetto, perché senza tali binomi non c’è equilibrio. Sono i due mondi presenti dentro di noi: il femminile e il maschile; il bambino lo deve sperimentare e la scuola lo deve insegnare. La corresponsabilità poggia sul principio della reciprocità tra famiglia e scuola, sulla loro alleanza nella difesa delle rispettive distinzioni e prerogative.

Insieme decidono di intraprendere un percorso collaborativo, perché come afferma Luigi Prati “La scuola educa mentre istruisce, la famiglia istruisce mentre educa”; è un percorso di circolarità che accompagna i giovani verso l’istruzione, verso la cura di loro. Il terreno d’incontro è “l’educativo”, non il didattico che è un sapere tecnico. La didattica è una disciplina oggetto di osservazione da parte di tecnici. Specifico del docente è maneggiare le scienze, le discipline e preservare non eroderlo o incrinarlo.

La Dirigente dott.ssa Bigelli invece, ci ha fatto riflettere sull’emergenza educativa. I giovani spesso si sentono sbagliati, inadeguati, si percepiscono come un problema da risolvere per noi adulti e così si difendono ritirandosi. Una libertà senza proposte mette paura, di conseguenza ci possiamo trovare davanti ad autolesionismo, con giochi di potere, ragazzi che si chiudono in casa e non vogliono uscire, non vogliono andare a scuola.

Troviamo sempre più bambini ansiosi, immaturi, distratti, perché il bambino assorbe, interiorizza eventuali disagi. Trascorrono molto tempo fuori casa perché hanno tanti impegni, poi ci sono molte ore vissute a scuola, ma la scuola non è la casa; è fatta di luoghi pensati per il bambino, ma non propri. I genitori vogliono educare bene i figli e noi dobbiamo cercare di fare la scuola bella, perché la bellezza crea ordine e può essere casa attraverso le relazioni; il bambino cresce bene nelle relazioni con adulti felici. L’altro mi aiuta o tira fuori ciò che io sono.

Con l’intervento della Dirigente prof.ssa Leoni sono stati introdotti ulteriori interessanti argomenti. La scelta di diventare insegnante così come quella di diventare genitore comporta una proiezione nel futuro e un desiderio di lasciare il segno. Credere nella possibilità di costruire risultati positivi è il bello del compito educativo, ma i ragazzi sanno riconoscere l’autenticità di questo sentimento.

L’educazione se è autentica è relazione, è un rapporto tra soggetti e non tra soggetto-oggetto e si attua come rapporto-processo vissuto dall’alunno. Il compito non è quello di “inserire” nella società e in una cultura l’allievo, ma di farlo partecipare con uno spirito di consapevolezza e con l’esercizio della libertà e della responsabilità. L’educazione si realizza con la coerenza, non si predica, si pratica. Infine, la relazione scuola-famiglia-territorio con il Dirigente Mario Cavallari ci ha aperto un panorama sulla grande riforma socioculturale con ambiti di intervento al fine di realizzare un raccordo tra i diversi soggetti che operano nel sistema educativo e formativo territoriale. Non sono mancati gli utili riferimenti normativi sull’autonomia scolastica e come viene vissuta e praticata la relazione educativa e formativa nel nostro territorio attraverso strumenti, convenzioni, protocolli, accordi e azioni sinergiche tra scuola e Ente locale come per esempio la promozione dell’offerta formativa territoriale partecipata e condivisa e sempre più connessa al tessuto sociale e culturale del territorio stesso.

Non dobbiamo perdere di vista la persona; l’educazione è una scommessa, bisogna essere dominati da interesse e fiducia anche se sappiamo che è molto impegnativo. Conclude, con il sorriso di tutti, con una frase di Dante “… ma qui parrà la tua nobilitate…docente!” Al termine, si è aperto il dibattito ponendo domande ai relatori che hanno offerto ulteriori stimoli e riflessioni. Grazie alla Dirigente prof.ssa Scimone per l’intuizione e l’organizzazione di questo Convegno, per le competenze emerse e per lo sguardo originale sui temi educativi che chiamano in causa scuola-famiglia-territorio.

E’ stato bello vedere insieme i nostri quattro Dirigenti che pur avendo concluso egregiamente il loro percorso lavorativo, hanno ancora argomenti e stimoli da offrire grazie al loro bagaglio culturale, fatto di saperi, esperienze, entusiasmo e amore per la scuola e per i bambini. Per tutti noi un’opportunità per passare da un ”incrocio” di relazioni troppo spesso confuse e a volte conflittuali, a “rotatorie” in cui trovare la strada giusta attraverso alleanze e sinergie e nuovi percorsi che favoriscono un cammino sicuro e costruttivo per la scuola e per la società.

da Istituto Comprensivo “Senigallia Centro Fagnani”

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