Calcio: la Vigor Senigallia e gli spareggi, una lunga storia
In vista dell'Atletico Ascoli, ripercorriamola: dalla sofferenza di Osimo, alla delusione di Modena, al trionfo di Falconara
Proseguiamo ad approfondire lo spareggio di domenica 19 maggio tra Vigor Senigallia ed Atletico Ascoli richiamando alla memoria altri incontri da “dentro o fuori” che hanno segnato la storia rossoblù, considerando, chiaramente, anche quella della vecchia US Vigor.
Giornate indimenticabili, nel bene e nel male: impossibile cancellare dalla memoria dei tifosi con qualche capello bianco quella del 6 giugno 1982,quando a Modena il gol – unico del campionato – di Zanotto, regalò la C1 alla Mestrina e una storica delusione ai migliaia di vigorini saliti in Emilia.
Ma impossibile dimenticare pure uno spareggio più recente, ricordato molto in questi giorni perché ultimo disputato in gara secca per salire di categoria: anche allora era il 19 maggio, ma del 1991, quando la Vigor conquistò l’Interregionale battendo al Roccheggiani di Falconara, davanti a 4.500 spettatori, 4-1 l’Osimana, dopo essere passata in svantaggio per un eurogol del giallorosso Morra, ex serie A e attuale dirigente dell’Anconitana. Era il campionato di Promozione: l’Eccellenza sarebbe nata soltanto l’anno dopo e la Vigor vincendo fece così un doppio salto in avanti.
Pensando a Falconara, è giusto citare anche lo spareggio salvezza di due anni prima (1989, a Castelfidardo contro il Camerino), vincendo il quale (2-1, reti di Ausili e di un “Dodo” Giorgetti ancora minorenne) i rossoblù posero le basi per il rilancio.
Molti anni prima erano finiti bene altri tre spareggi di Promozione per salire in serie D, mentre ne era stato perso uno di Prima Categoria (in quell’anno massimo torneo regionale), sempre per la D, nel 1966 contro l’Urbino a Pesaro; nel 1969 al Dorico di Ancona la Vigor battè la Sangiorgese, nel 1974 a Fano superò davanti a 5.000 spettatori 2-1 con un gol decisivo di Maraldi il Real Montecchio, nel 1980 in un Diana di Osimo gremitissimo, la Vigor, nettamente favorita, soffrì le pene dell’inferno per superare il Corridonia: fu tripudio soltanto ai rigori (per i rossoblù segnarono Gallina, Nissoli e Marco Alessandrini) dopo i miracoli tra i pali del portiere vigorino Gioacchini.
Oltre agli spareggi “secchi” tanti incontri di play-off e play-out.
Nel 2005, una lunga quanto sorprendente corsa verso un immediato ritorno in serie D dopo la retrocessione dell’anno precedente si spezzò sul più bello: nella semifinale play-off di Eccellenza superata in due partite la Biagio Nazzaro Chiaravalle, poi successo nella finale di Osimo 3-2 contro la Jesina, Castelsardo eliminato nel primo spareggio interregionale prima della beffa finale: dopo aver superato davanti a 1.500 spettatori in casa la Virtus Villa Verucchio con un gol di Madau, al ritorno l’ex Zagnoli segnò all’83’ il 3-1 che permise ai romagnoli di conquistare la D, rendendo vano il gol di Rodolfo Montanari (ora all’Olimpia Marzocca) e facendo tornare a Senigallia amareggiati gli oltre 500 senigalliesi saliti nel riminese.
Poche gioie anche negli ultimi anni: in un maledetto 2009 prima spareggio salvezza perso con l’Urbania a Fossombrone e poi play-out persi contro la Vis Macerata per restare in Eccellenza, quindi ancora retrocessione ai play-out contro il Trodica nel 2015, fino alla sconfitta nella finale play-off di Promozione contro l’Atletico Alma: era il 2017 e fu l’ultima partita giocata dall’US Vigor Senigallia 1921 prima della chiusura dell’attività.
Poi la storia è ricominciata come FC Vigor Senigallia e l’auspicio è che possa proseguire facendo rivivere giornate di gloria che la città e il popolo vigorino meritano ed attendono da davvero troppo tempo.
Nella foto, la tifoseria vigorina a Falconara, nello spareggio del 1991
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