Divieto fumo in luoghi pubblici, per ora Senigallia dice No
"Senza legge nazionale sarebbe iniziativa velleitaria", ma il percorso va avanti in Commissione. "Non è proibizionismo"
“Quando si parla di lotta al fumo e tutela della salute pubblica è dovere di ogni amministratore far sì che le misure messe in campo risultino efficaci per raggiungere l’obiettivo.
Per questo ringrazio il consigliere Riccardo Mandolini di aver sollevato il tema ponendo la necessità di estendere il divieto di fumo a luoghi pubblici come spiagge, parchi, giardini e fermate dell’autobus, ma soprattutto di aver accolto il mio invito, insieme a tutto il consiglio comunale, di rinviare il testo in commissione per trasformare la richiesta del varo di un’ordinanza comunale ad hoc in un documento volto a impegnare tutti i parlamentari nella formulazione di una legge nazionale. Ovviamente la legge che auspichiamo non vuole essere un’azione repressiva e proibizionista, ma uno strumento che consenta di interdire il fumo da aree e luoghi sensibili”.
Così il sindaco Maurizio Mangialardi sul rinvio in commissione della mozione antifumo presentata dal consigliere Riccardo Mandolini in occasione dell’ultimo consiglio comunale.
“Solo con un percorso – aggiunge Mangialardi – il solo modo per arrivare a un provvedimento che ritengo giusto e civile, ma soprattutto efficace, proprio come avvenne a suo tempo con la legge Sirchia. È evidente, infatti, che un’ordinanza comunale, senza una quadro normativo nazionale di riferimento, rischierebbe di rimanere soltanto un bel gesto velleitario, difficile da applicare e soggetta a ricorsi di vario genere. Nell’attesa che il Parlamento dia soluzione al problema, da parte nostra resta forte l’appello al senso civico dei fumatori affinché adottino comportamenti rispettosi nei confronti del prossimo e dell’ambiente”.
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