Senigallia, acquistano due autovetture e pagano con assegni privi di fondi
Identificati e denunciati due truffatori
Nei giorni scorsi presso l’Ufficio Denunce del Commissariato di P.S. di Senigallia si sono presentate due persone che riferivano di aver venduto il proprio autoveicolo ma di essere stati truffati. Gli agenti, dopo aver raccolto le denunce delle due persone truffate hanno notato una serie di coincidenze tra i due episodi.
Nel primo caso, una donna aveva riferito di aver lasciato la propria auto, una vettura sportiva di valore, presso un concessionario della zona e dopo alcuni giorni era stata contattata dal concessionario stesso poiché una persona aveva manifestato interesse al veicolo.
I due soggetti si erano incontrati e dopo alcune trattative avevano concordato il prezzo e le modalità per il passaggio di proprietà e pagamento del corrispettivo della vendita.
Dopo aver concluso le formalità per il trasferimento di proprietà, l’uomo aveva consegnato alla donna un titolo bancario a parziale pagamento del corrispettivo concordato. La donna, però , una volta versato l’assegno aveva ricevuto la brutta notizia che questo non poteva essere incassato perché sul conto dell’acquirente non c’erano i soldi necessari.
La venditrice ha tentato di contattare l’uomo che però è risultato irraggiungibile e solo dopo diversi giorni è riuscita a parlare con una donna che rispondeva riferendo che il suo compagno avrebbe certamente provveduto a risolvere ed a pagare quanto dovuto. Trascorsi diversi giorni e non ricevendo alcun pagamento la venditrice ha deciso di sporgere querela sia contro l’acquirente che contro la donna che aveva partecipato all’azione truffaldina.
Nell’altro caso di truffa, un uomo, titolare di una concessionaria d’auto, si è recato in Commissariato, riferendo di aver venduto un veicolo usato di alta gamma ad un soggetto il quale, dopo aver concordato il prezzo, al termine delle procedure per il passaggio di proprietà, gli aveva consegnato un assegno che, portato all’incasso, risultava non pagabile perché non vi erano i soldi. Anche in questo caso il denunciante riferiva che il truffatore, nel corso dell’attività truffaldina, si era presentato in compagnia di una donna.
Alla luce dei fatti narrati, gli agenti hanno effettuato una serie di riscontri utilizzando i documenti acquisiti nel corso della denuncia e sulla base delle descrizioni fornite dai denunciati. Gli accertamenti di polizia hanno consentito di individuare per entrambi i casi i due soggetti che si erano resi autori delle truffe che risultavano essere un uomo A.H. di anni 25, e I.M. di anni 27, entrambi dell’est Europa e residenti in provincia di Pesaro.
I due sono stati dunque denunciati in concorso per il reato di truffa aggravata.
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