Era stata condannata in primo grado per l’accusa di calunnia: è stata assolta dalla Corte d’Appello. E’ la storia di una 45enne originaria della Russia e residente a Senigallia.

La donna, difesa dagli avvocati Francesco Tendindo e Marusca Rossetti, era finita in aula con l’accusa di calunnia a causa della denuncia sporta dall’ ex marito. Secondo l ‘uomo, assistito dall’avvocato Marcellino Marcellini, la 45enne lo aveva incolpato nel 2011 di lesioni, maltrattamenti in famiglia, spaccio di droga e atti sessuali su minore. Per quest’ultimo reato nei confronti dell’uomo si era aperto un procedimento terminato con l’archiviazione.

La vittima dei presunti abusi sarebbe stata la figlia della 45enne, avuta da una precedente relazione. Dopo l’archiviazione, l’uomo aveva denunciato l’ex coniuge per calunnia. Lo scorso 14 febbraio 2018, la donna era stata condannata dal giudice Paolo Giombetti a scontare due anni e quattro mesi di reclusione e a un risarcimento danni nei confronti dell’ex marito, parte civile, del valore di 15 mila euro.

Al dibattimento aveva testimoniato, tra gli altri, la figlia dell’imputata, ora 24enne che avena negato tutte le illazioni sul padre in merito ai presunti abusi. A poco più di un anno dalla fine del processo di primo grado, la sentenza è stata completamente annullata dalla Corte d’Appello: la 45enne è stata assolta in quanto le affermazioni rese agli inquirenti dalla figlia e dall’ex marito non sarebbero attendibili.