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Spesa servizio assistenza disabili a Senigallia: “la politica mantenga le promesse”

Amici Disabili e Unione Consumatori: "purtroppo fino ad ora nulla di concreto, situazione da sbloccare presto"

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Onoranze Funebri F.lli Costantini
"Amici Disabili", associazione

Ci siamo chiesti se fosse giusto mettere in piazza la protesta delle famiglie che vivono la disabilità, ma se il problema delle famiglie con disabili non fosse quotidiano, oggi non renderemmo pubblico il percorso che i politici chiamano “partecipazione”, ma che ad oggi non si è tradotto in nulla di concreto.


La nostra non è perversa o piagnucolante lamentela per non mettersi in gioco, tutt’altro e spieghiamo il perché.

Tutto inizia a febbraio 2018, quando il Comune di Senigallia ci comunica con una mail che per l’assistenza domiciliare rivolta ai disabili sarebbero state applicate nuove tariffe, calcolate, come è giusto, in base all’ISEE, ma con un costo orario massimo di compartecipazione insostenibile per ogni famiglia.

Se il Comune, per problemi di bilancio, non può sostenere tutte le iniziative promosse in questi ultimi 20 anni, crediamo non sia etico tagliare sul sociale e sui servizi alla disabilità.

La disabilità è una condizione permanente, invalidante non solo per chi la possiede ma anche per le famiglie dei disabili.

Una vita dignitosa, la salute, una certa autonomia, il lavoro,le relazioni sociali sono diritti inalienabili che spettano a tutti, disabili compresi, e la società deve in tutti i modi contribuire affinché questi diritti siano garantiti, soprattutto alle categorie più deboli.

Con grande sforzo abbiamo iniziato un percorso molto gradito ai politici, quello della democrazia partecipata, cioè documenti protocollati, proposte, incontri, dibattiti, botta e risposta, rigorosamente all’interno delle quattro mura del palazzo, per le quali abbiamo sottratto tante ore ai nostri figli disabili.

Il 18 luglio 2018 durante l’ ennesimo incontro il Comune ci ha comunicato che sarebbe stato applicato da agosto 2018 un tetto massimo di compartecipazione per le nostre famiglie di 400 € mensili, per un periodo di transizione breve, entro cui poi avrebbe ridotto le tariffe di compartecipazione rendendole sostenibili per tutte le famiglie.

Sia chiaro, oltre a quelle 400 € mensili, dobbiamo sostenere ogni giorno altri costi, che rendono complesso il nostro vivere quotidiano !

Così ad agosto 2018 abbiamo iniziato a pagare fatture fino a 400 € al mese per un servizio che fino al mese prima costava 30 € !

Il 18 dicembre 2018 il Comune ci presenta una proposta di modifica delle tariffe, un’ottima proposta, che prevede la riduzione della nostra compartecipazione alla spesa del servizio.

Tale proposta permetterebbe a tutte le famiglie di continuare a fruire del servizio.

Qual è ora l’ostacolo? La Politica!

La nuova proposta va approvata dall’Unione dei Comuni, che da mesi è indaffarata in altri argomenti, con tempi che contrastano con quelli della vita reale e delle famiglie che da troppi mesi ormai attendono una soluzione promessa e sostenibile economicamente.
Non vogliamo smettere di credere nel valore della politica, in una politica però attenta al bene di ognuno e soprattutto dei più deboli, per questo auspichiamo che questa situazione si sblocchi quanto prima.

Ma soprattutto la Politica dia seguito alle promesse e non vanifichi il lavoro proficuo fatto con i funzionari del Comune.

Foto di repertorio

Amici Disabili – Unione Nazionale Consumatori

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