Una Tavola rotonda su salute e povertà
"Del primo anno di attività del nostro ambulatorio, parleremo sabato 30 marzo al Cinema Gabbiano"
Il 2018 è stato un anno importante per la Sanità nel nostro Paese. Sono stati festeggiati i 40 anni della approvazione della Riforma Sanitaria che ha dato vita al Servizio Sanitario Nazionale basato su criteri universalistici e solidaristici nell’ approccio alla cura eliminando discrezionalità e privilegi e le parziali coperture su cui si basava il sistema mutualistico precedente, Sistema Sanitario sostenuto in gran parte finanziariamente dai cittadini attraverso la fiscalità generale.
Ma il 2018 è stato un anno da sottolineare anche per il fatto che si è confermato il trend degli ultimi anni dell’ aumento della mortalità nel nostro Paese che ha raggiunto picchi analoghi a quelli che si sono avuti nel 1943 e nel triennio 1915/1918, secondo i dati Istat elaborati dal Censis che hanno anche evidenziato che sarebbero state 12.2 milioni le persone che hanno dovuto rinunciare alle cure perché impossibilitate a pagarle, mentre altri 7 milioni si sono addirittura dovuti indebitare per sostenere le spese legate alla salute.
Qualcosa dunque non funziona più nel nostro Servizio Sanitario che pur rimanendo tra i migliori al mondo, sempre più sotto-finanziato sta progressivamente ridimensionandosi e ritirandosi rispetto ad alcune prestazioni, da qui le lunghe liste di attesa per le visite specialistiche e la diagnostica, la riduzione dei posti letto negli ospedali e della prevenzione sul territorio e parallelamente lo spazio dato ai privati alle mutue alle assicurazioni.
Se a ciò aggiungiamo l’aumento della povertà e delle diseguaglianze nella popolazione per la crisi economica di questo decennio che costringe una fascia consistente di cittadini a sottrarsi alle cure perchè non può pagare e non può permettersi l’acquisto dei farmaci sempre più numerosi a carico diretto dei cittadini, facilmente comprendiamo quei preoccupanti dati dell’Istat che allineano la mortalità nel nostro Paese ai periodi più bui nel ‘900.
Per questo in molte parti d’Italia stanno nascendo realtà come la nostra dell’Ambulatorio Solidale Paolo Simone Maundodè , basato sul volontariato e sull’assoluta gratuità delle prestazioni, realtà che cercano di venir incontro alle esigenze sanitarie della parte più fragile e povera della popolazione.
Di questo, oltre che del primo anno di attività del nostro ambulatorio, parleremo sabato 30 marzo al Cinema Gabbiano a partire dalle ore 9.15 nell’ incontro “SALUTE: UN BENE PER TUTTI”, confrontandoci con esperienze simili alla nostra, quali la Comunità di Sant Egidio, Emergency, il Cuamm, l’ area Sanitaria della Caritas nazionale, alla presenza del Direttore di Famiglia Cristiana don Antonio Rizzolo e di Monsignor Franco Manenti Vescovo di Senigallia.
da Gruppo Promotore Ambulatorio Solidale Paolo Simone Maundodè
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