“Nessuno deve essere lasciato indietro”
M5S: "Solidarietà, partecipazione sociale, senso di comunità, di identità nazionale. Nessuno deve essere lasciato indietro”
Nell’aderire alla nota congiunta dei parlamentari del Movimento 5 Stelle marchigiani e dei portavoce comunali di Ancona, prendiamo le distanze dalla incommentabile “battuta” della Sindaca di Ancona, pronunciata durante la presentazione del progetto di abbattimento dei silos al porto del capoluogo regionale e riportata su molte testate giornalistiche online, con la quale “aveva affermato ridendo che, in caso di polveri dannose per la città, «utilizzeremo i volontari del reddito di cittadinanza per i ventilatori e per mandare le polveri verso il mare”.
Riteniamo dovuto invece ricordare che l’Istat, nel 2017 ha stimato “in povertà assoluta 1 milione e 778 mila famiglie residenti in cui vivono 5 milioni e 58 mila individui”, con una crescita rispetto al 2016 in termini sia di famiglie sia di individui. Sempre secondo il medesimo comunicato Istat, nel 2017, l’incidenza di povertà assoluta è salita al 6,9% per le famiglie (dal 6,3% nel 2016) ed all’8,4% per gli individui (dal 7,9%). “Due decimi di punto della crescita rispetto al 2016 sia per le famiglie sia per gli individui si devono all’inflazione registrata nel 2017. Entrambi i valori sono i più alti della serie storica, che prende avvio dal 2005.”
In questo contesto si è inserito l’articolo 1 del decreto 4/2019 , che ha istituito il reddito di cittadinanza, «quale misura unica di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all’esclusione sociale, a garanzia del diritto al lavoro, nonché a favorire il diritto all’informazione, all’istruzione, alla formazione, alla cultura attraverso politiche volte al sostegno economico e all’inserimento sociale dei soggetti a rischio di emarginazione nella società e nel mondo del lavoro». Stando alle stime ufficiali, solo nella nostra Regione avranno diritto di essere inseriti nel percorso del Reddito di cittadinanza 49.000 famiglie, di cui 16.000 solo nella provincia di Ancona, 11.000 in quella di Pesaro, 10.800 Macerata, 6.400 ad Ascoli e 4.700 a Fermo.
“Ci vogliono nuove parole. Parole importanti. Solidarietà, partecipazione sociale, senso di comunità, di identità nazionale. Nessuno deve essere lasciato indietro”. Sono state queste le parole di Beppe Grillo che hanno fatto capire a molti di noi che era venuto il momento di cambiare, di rimetterci in gioco come cittadini per non perdere definitivamente ciò che sembrava conquistato per sempre: i nostri diritti, il nostro ambiente e la nostra democrazia.
Da quel maggio 2012, in cui quelle parole furono pronunciate, le cose non sono migliorate, ed abbiamo tutti assistito ad un impoverimento costante delle nostre famiglie, ai tagli su tutto ciò che è sociale, all’aumento vertiginoso della disoccupazione che ha toccato quasi il 13% , oltreché alla precarizzazione del lavoro. Infatti, secondo una nota Istat del IV° trimestre 2017, il lavoro indipendente ha continuato a diminuire e le posizioni lavorative dipendenti hanno presentato un incremento delle posizioni a tempo determinato, con aumento dei lavoratori a chiamata o intermittenti, ed un calo di quelle a tempo indeterminato.
Per chi, come molti di noi, ha creduto che una inversione di rotta nelle politiche economiche e sociali del nostro Paese fosse possibile, che nessuno dovesse essere lasciato indietro, per chi ha voluto perseguire la strada del cambiamento, il 6 marzo 2019 ha segnato lo spartiacque tra il passato ed il futuro.
E’ stato commovente vedere il servizio del TG 1 RAI, trasmesso alle 13,30 che finalmente ha puntato la telecamera fuori dai palazzi del potere, sui volti di quei cittadini che hanno subito sulla propria pelle le aggressive politiche economiche e sociali perseguite negli ultimi anni dai governi e che sono rimasti fino ad oggi invisibili alla politica, ma che mostrano ora l’orgoglio di richiedere la restituzione della loro “dignità” di cittadini, dichiarandosi pronti ad assumere tutti gli oneri e gli obblighi previsti dalla legge.
L’Inps ha predisposto le procedure informatiche per consentire agli aventi diritto, dal 6 marzo scorso, la presentazione delle domande secondo le seguenti modalità:
agli sportelli postali utilizzando il modulo cartaceo predisposto dall’Inps e pubblicato sul sito Internet;
online sul sito del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali tramite le credenziali SPID 2;
presso i Centri di assistenza fiscale (Caf).
L’Inps ha, inoltre, precisato che sarà in grado di trasmettere a Poste Italiane il flusso degli ordinativi di accreditamento sulle carte reddito di cittadinanza dal 15 aprile 2019.
Chi è interessato potrà trovare notizie utili anche sul sito web del nostro comune di Senigallia che rinvia al link del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali .
Il rispetto, pur nella diversità, è alla base di ogni coesione sociale
Da Stefania Martinangeli ed Elisabetta Palma-Portavoce comunali M5S Senigallia
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