Calcio: Ancona e Senigallia, quante storie in 100 anni di derby
Viaggio indietro con la memoria, tra passioni e sane rivalità lunghe un secolo
Scontri diretti tanti, vittorie poche, pochissime. Anzi, solo due per la Vigor.
La lunga storia dei derby tra Senigallia e Ancona inizia oltre cento anni fa, quando la già presente Anconitana affrontava il Misa Senigallia, una squadra di calcio – anzi di foot-ball come si scriveva allora – senigalliese, impegnata qualche anno prima della nascita della Vigor (1921).
Più che i risultati, contano però le tante storie curiose, gli aneddoti di una rivalità lontana, sportivamente spesso accesa ma sostanzialmente sana, che tra capoluogo e Spiaggia di Velluto in un secolo ha regalato molte giornate di passione a entrambe le piazze.
Un paio di precedenti meritano un ricordo: uno è quello della serie IV serie 1955-56, quando la Vigor in un Comunale “gremito” – scrive La Voce Misena – si trova in vantaggio 3-0 nel primo tempo con i gol di Boschi, Sangiorgi e Longhi, prima di crollare nella ripresa: l’Anconitana va in rete cinque volte, prevalendo per 5-3, ma la Vigor, impegnata in un girone terribile (Siena, Spezia, Lucchese, Pisa, Jesina, Pistoiese, Massese, oltre ai dorici), riesce a salvarsi.
Non vi era riuscita invece un paio di anni prima, nel 1953-54, quando chiuse ultima sempre in IV Serie: i rossoblù furono capaci di fermare l’Anconitana in casa sull’1-1, ma al Dorico persero per 7-3, nella sfida in assoluto con più gol tra le due società.
Come riporta l’interessantissimo libro “Ancona e Anconitana nel Novecento” di Franco Lorenzini e Sergio Dubbini – appena pubblicato – i vigorini schierarono in porta nell’occasione “un portiere giovanissimo, 17 anni, e forse esordiente” (Terenzi), ma all’ennesimo gol subito il capitano rossoblù, il difensore Benucci (scomparso nel 2008 e detentore del record di presenze di tutti i tempi prima di venire superato da Goldoni) decise di far uscire il compagno e mettersi in porta: allora infatti non erano previste le sostituzioni.
Ciò non servì ad evitare una netta sconfitta, un pizzico meno amara per il vigorino Renato Boschi, che, come due anni dopo, segnò una delle reti dei suoi: è l’unico rossoblù della storia ad avere segnato due volte nella porta dell’Anconitana.
Davvero storie di altri tempi: piacevole che, a 37 anni dall’ultima volta e pur in contesti storici e sportivi comprensibilmente diversi, certe emozioni da derby domenica 10 marzopotranno essere rivissute dalle due tifoserie.
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