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Massimo Costantini è il coach dell’anno pure in India

Il tecnico di Senigallia continua a ottenere riconoscimenti in giro per il mondo: "il mio 2018 non vuole proprio finire!"

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Massimo Costantini

“Il mio 2018 non vuole proprio arrivare alla fine!”: lo scrive in inglese Massimo Costantini ma il significato è chiarissimo e più che mai condivisibile.

Il fantastico 2018 del tecnico di tennistavolo senigalliese infatti sembra non finire mai: dopo aver condotto l’India – la nazionale di cui è stato fino a pochi mesi fa Commissario Tecnico – a risultati mai raggiunti in precedenza ai Giochi Asiatici dello scorso anno ed essere stato nominato, proprio alla luce di quei risultati, Coach dell’Anno dalla Federazione Internazionale, primo italiano della storia, Costantini è stato infatti premiato nei giorni scorsi come allenatore dell’anno allo SportStar Aces Award di Mumbai, in India.

Un riconoscimento prestigioso nel paese asiatico, dove si tiene da circa quarant’anni con l’obiettivo di premiare tutti quegli sportivi che, a vario titolo, hanno contribuito a realizzare il sogno di rendere l’India una nazione di sportivi.

L’apprezzamento arriva dunque questa volta proprio dal paese che Costantini ha aiutato a crescere nel tennistavolo, prima di intraprendere una nuova avventura, lasciando recentemente la nazionale asiatica e diventando responsabile del nuovo progetto, tecnico e manageriale, della Federazione Mondiale, volto a scovare talenti in tutto il mondo.

L’India però, evidentemente non lo ha dimenticato, così come lui non ha dimenticato la sua ex nazionale, che tra l’altro aveva allenato pure in precedenza (2009-2010).

Costantini ha scritto infatti un post di ringraziamento sulla sua pagina facebook in cui si è detto “onorato di essere premiato come allenatore dell’anno. Il mio 2018 non vuole proprio arrivare alla fine!”.

Un post in inglese, decisamente la lingua più adatta ormai per un coach che, proprio all’estero e a migliaia di chilometri di distanza dall’Italia, ha saputo emergere, guadagnandosi apprezzamenti in Asia (dove, oltre all’India, ha guidato gli Emirati Arabi), in America (ICC San Francisco e Stati Uniti), oltre naturalmente all’Europa.

Ma nelle scorse settimane il coach è stato premiato anche dalla sua città, Senigallia, dove torna ogni volta che può e dove vive la sua famiglia.

Eloquenti le parole del sindaco Mangialardi: “un grande uomo e un grande campione, che rende onore alla nostra città nel mondo”.

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