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Reddito di cittadinanza, le preoccupazioni dei Caf

"Saremo inondati di richieste che al momento non abbiamo alcun titolo per espletare"

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Modello 730 per la dichiarazione dei redditi

L’Inps, smentendo tutte le ultime notizie secondo cui il reddito di cittadinanza potrebbe partire in ritardo, ha confermato la data del 6 marzo 2019 per l’invio delle domande.


Come ben specificato dall’Istituto e ribadito dai media, a partire da mercoledì prossimo, quindi, sul sito governativo del reddito di cittadinanza sarà possibile inviare la propria domanda. Il sistema poi girerà tutte le istanze all’Inps che nei cinque giorni successivi valuterà se il soggetto richiedente sia o meno in possesso di tutti i requisiti previsti dalla misura.

Ma è davvero tutto pronto per l’avvio del reddito di cittadinanza?

La domanda potrà quasi sicuramente essere presentata online, sempre che non intervengano problemi tecnici tali da inficiare le operazioni telematiche. In alternativa, come annunciato da giorni su giornali, radio e Tv, i cittadini, i cittadini non aderenti alla categoria “fai da te”, dovrebbero rivolgersi ai centri di assistenza fiscale o agli uffici postali, i quali, a tutt’oggi, non hanno ancora la benchè la minima cognizione di quale sia l’iter da seguire per la compilazione del modello.

“I 40 CAF aderenti alla Consulta hanno già assicurato da mesi la piena disponibilità a collaborare con l’inps nell’interesse primario dei cittadini, dei pensionati e delle categorie sociali disagiate.
L’avvio del rdc, quale misura di sostegno alla povertà e all’inclusione sociale molto attesa da oltre 5 milioni di cittadini italiani, non parte tuttavia sotto i migliori auspici.
Oramai da settimane, i nostri uffici sono meta di tante persone che chiedono informazioni sul reddito di cittadinanza e che attendono con ansia il prossimo 6 marzo per poter presentare la domanda.
Purtroppo, al momento, siamo costretti ad informarli che, in assenza di convenzione con INPS, i Centri di Assistenza Fiscale non possono occuparsi di reddito di cittadinanza, ma solamente di ISEE. Questa situazione se non definita al più presto creerà forti disagi nelle fasce sociali destinatarie del provvedimento facendo emergere difficoltà e tensioni che avrebbero effetti negativi su tutto il sistema Inps, sulle nostre strutture e sul Governo, che ha voluto con forza questa misura.
In assenza della definizioni delle condizioni convenzionali da definirsi con l’Istituto di Previdenza, sarà impossibile assistere i soggetti richiedenti”: a dichiararlo è Marco Palombi, Presidente del CAF Tutela Fiscale del Contribuente

A pochi giorni dall’avvio, i CAF, non avendo dunque alcun titolo per espletare quanto annunciato a gran voce, rimangono passivamente in attesa, con la certezza di essere inondati di richieste a partire dalla prossima settimana. I problemi sono molteplici.

Una semplice modulistica in bozza rilasciata dall’Inps in data 15 febbraio non può essere sufficiente a gestire un traffico di una portata così grande. E’ inoltre necessario lo stanziamento a favore dei CAF di fondi adeguati per l’aumento di personale allo sportello, per le strutture informatiche atte alla predisposizione delle pratiche, per l’invio telematico alla Pubblica Amministrazione e per le molteplici ed inevitabili incognite tipiche di un progetto ambizioso ed importante.

Si ricorda che i CAF non possono chiedere un corrispettivo per la compilazione del modello relativo al reddito di cittadinanza che deve essere rilasciato gratuitamente. Detto ciò l’unico sostentamento deriverebbe dal finanziamento da parte dell’INPS, qualora quest’ultimo sottoscrivesse la convenzione già citata.

Nel frattempo ed in attesa di novità concrete, si consiglia di cominciare a rinnovare l’ISEE per il 2019 presentando la DSU aggiornata. Inoltre, a chi volesse utilizzare la procedura telematica in via autonoma, si ricorda che per farlo occorre aver richiesto l’Identità Digitale SPID. Per il rilascio è necessario rivolgersi ad uno dei 9 provider autorizzati dall’Agenzia per l’Italia Digitale (Namirial Spa, Aruba, Infocert, Intesa, Lepida, Poste, Sielte, Register e Tim).

MARCO PALOMBI
Presidente del C.d.A.
CAF TUTELA FISCALE DEL CONTRIBUENTE

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