“Forse per ragioni di brevità, ma ho trovato omissioni nel libro sulla storia di Senigallia”
Lettera aperta da Domenico Pergolesi al prof. Marco Severini, curatore del volume: "Non voglio criticare, ma aprire un dibattito"
Illustre Professore,
Credo di poter confermare l’entusiasmo e l’approvazione del Sindaco intervenuto alla presentazione del pesantissimo libro, ma ad una superficiale lettura e controllo degli indici noto che, per quanto riguarda la cultura (per cultura intendo teatro, musica, letteratura, arti pittoriche ecc.) ci sono state – forse inevitabili per ragioni di brevità – importanti omissioni.
Vorrei ricordarne alcune nelle quali ho avuto una partecipazione personale.
C’è stata ad esempio, qualche anno fa, una “prima” europea di una commedia di Alberto Moravia (con una compagnia appositamente allestita) recitata nel parterre della Rocca, Beatrice Cenci che ha avuto una risonanza nazionale data l’importanza dell’autore.
L’anno dopo una “prima” addirittura mondiale di un altro grande scrittore Massimo Bontempelli con “Nembo” con una prima attrice che dal cinema passava con grande successo alla Prosa, Valeria Moriconi.
Sempre in quegli anni gli “Itinerari Musicali di Senigallia” che consistevano in concerti nei luoghi caratteristici della città (davanti alla Chiesa della Croce, Cortile del Palazzetto Baviera, Piazza Roma ecc.).
A suonare erano gli allievi dei “Corsi Internazionali di Musica da Camera” con docenti di alto livello che hanno peraltro lanciato un oboista che è stato per anni primo oboe alla Scala di Milano.
Sempre in quegli anni è stato presentato il Concorso Pianistico Internazionale che portava a Senigallia ad ogni edizione 100/150 pianisti con una giuria ad altissimo livello che ha compreso per vari anni il mitico Lazar Berman.
Altra manifestazione importante per la nostra città è stato il “Premio Nazionale di Poesia” con presidente Carlo Bo e con in giuria Walter Pedullà, Marcello Camilucci, Valerio Volpini, Raffaele Crovi, Antonello Trombadori, Stefano Jacomuzzi, Alberto Bertoni.
Attorno alla schiera di giovani poeti sono stai uniti di anno in anno artisti che hanno creato delle grafiche da accoppiare ai libri in edizione numerata: Walter Valentini, Valeriano Trubbiani, Ernesto Treccani, Umberto Mastroianni, Gianni Dova e altri.
Le poesie, nella cerimonia di premiazione venivano lette da grandi attori del teatro italiano: Arnoldo Foà, Paola Gassman, Mattia Sbragia, Mario Scaccia, Michele Placido e altri.
Tra i vincitori Alberto Bevilacqua e Nelo Risi.
Quanto sopra non vuole essere una critica ma solo una constatazione in grado di aprire una polemica che accenda il dibattito sulla pubblicazione certamente utile per la vendita del libro.
D’altronde una storia di Senigallia che credo si possa considerare erede e continuatrice di Lodovico Siena, Giovanni Monti Guarnieri, Alberto Polverari senza il nome di Giorgio Ciacci mi sembra incompleta.
Con i sensi della più alta stima.
Domenico Pergolesi
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