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Senigallia: “oggi più che mai importante celebrare il Giorno della Memoria”

L'importanza di non dimenticare nelle parole del sindaco: e c'è anche una mostra, fino al 3 febbraio

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Maurizio Mangialardi

È stato un Giorno della Memoria particolarmente sentito ed emozionante quello celebrato nel fine settimana a Senigallia. Molto partecipata l’iniziativa istituzionale di sabato 26 con lo storico della Shoah Paride Dobloni.

L’incontro, intitolato “Viaggiare nella memoria per non dimenticare”, è stato aperto dagli interventi del sindaco Maurizio Mangialardi, di Amos Zuares, in rappresentanza della Comunità ebraica di Ancona, e del vescovo di Senigallia Francesco Manenti.

“Oggi più che mai – ha detto il sindaco Mangialardi – sentiamo sulle nostre coscienze il profondo significato del Giorno della Memoria, consapevoli di come la retorica dell’intolleranza e i linguaggi marcatamente xenofobi impiegati quotidianamente dai partiti di governo nella ricerca del consenso, rischino di indebolire i fondamenti culturali su cui si regge la nostra democrazia. Giocare d’azzardo con la vita degli esseri umani, gettare nell’agone politico il destino di donne e bambini, dare in pasto al popolo il diverso perché non si sanno offrire soluzioni ai problemi, sono tutte azioniispirate da sentimenti analoghi a quelli che in passato produssero la tragedia delle leggi razziali e della Shoah. Così come analoga a quella di allora appare l’indifferenza che troppo spesso registriamo di fronte ai drammi dei migranti. Ecco perché chi crede che la difesa della vita e della dignità umana non può essere subordinata ad alcuna altra logica, ha il dovere di continuare a tramandare la memoria di ciò che è stato, affinché non si ripeta mai più. È un impegno che vogliamo assumerci come istituzioni, come associazioni, come singoli cittadini; un impegno per noi, per le generazioni future, e anche per chi è responsabile delle sofferenze patite da coloro che, in fuga da povertà e violenze, si ritrovano a essere utilizzati come ostaggi in mezzo al mare. Lo vogliamo perché sentiamo forte il dovere di evitare al nostro Paese l’ennesima onta di fronte alla storia”.

Di grande interesse è anche la mostra “Il viaggio ad Auschwitz”, allestita nei locali dell’Expo e curata del circolo fotografico Avis Osimo ex.

Inaugurata ieri, domenica 27, sarà visitabile fino al prossimo 3 febbraio.

Commenti
Solo un commento
Glauco G. 2019-01-29 16:53:27
Viaggiare nella memoria per non dimenticare... bello e del tutto condivisibile... ma ho una domanda.... nella mostra citata nell'articolo credo e spero sia presente anche la zona dedicata ai gulag vero? ricordate i culag vero? quelli che dal 1930 fino al 1953 (quasi 10 anni dopo la fine della 2 guerra mondiale) imprigionò milioni e miluoni di esserei viventi e sterminò più del doppio dei campi di concentramento nazzisti...esiste anche quello vero? altrimenti ..anche nel 2019 il giorno della memoria è solo il giorno per sventolare bandiere politiche e non per dare giusta memoria ad ogni essere vivente morto durante quel periodo teribile..dove glia ssassini non avevano colore e gli assassini propseravano sia da un lato che dall'altro...spero un giorno che la memoria sia dovuta ad ogni essere vivente e non solo a chi era vicinoa d un partito..los pero veramente perchè solo così arriveremo a capire quanto disastroso è stato quel periodo dove oppressori e salvatori ...avevano tutti dei scheletri nell'armadio....per me è un periodo orribile..ma lo era perchè in pochi erano davvero persone "giusto tra i giusti"...tutti gli alttri..beh ...come sempre detto..ragazzi documentatevi sui ogni singolo schieramento...documentatevi perchè quel periodo nn deve più tornare...perchè i neri e i rossi udccidevano allo stesso modo e i salvatori e gli assassini si distinguono solo perchè i primi hanno vinto e i secondi hanno eprso..ma non fermatevi a wquello..leggete..documentatevi..perchè spero che voi, un giorno, darte la giusta memoria ad ogni morto e non solo a chi sventolava una bandiera. confido in voi ragazzi perchè oggi, ancora u na votla, più che ricordare si fanno comizi e questo è altrttanto orribile...grazie ragazzi
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