“Non assuefarsi all’odio”, il programma di Senigallia per il Giorno della Memoria
Le iniziative non si fermano al 25 e 26 gennaio: a febbraio in città il grande storico del fascismo Emilio Gentile
Anche quest’anno il Comune di Senigallia, insieme alla Comunità Ebraica di Ancona e alla Diocesi di Senigallia, commemora il Giorno della Memoria con un fitto programma ricco di iniziative culturali.
Venerdì 25 e sabato 26 gennaio, al cinema Gabbiano si terrà la proiezione del film “1938 – Diversi” di Giorgio Treves. L’evento, riservato alla scuole si svolgerà secondo la seguente programmazione: ore 8,30, ore 10 e ore 11,30. Venerdì 25, alle ore 20,30, il cinema Gabbiano ospiterà anche la proiezione aperta a tutti del film “Opera senza autore” di Florian Henckel von Donnersmarck.
Sabato 26, alle ore 18,15, nella sala del consiglio comunale, si terrà l’incontro con lo storico della Shoah Paride Dobloni, intitolato “Viaggiare nella memoria per non dimenticare”. L’iniziativa sarà aperta dai saluti del sindaco Maurizio Mangialardi, di Amos Zuares, in rappresentanza della Comunità ebraica di Ancona, e del vescovo di Senigallia Francesco Manenti.
Domenica 27, alle ore 17,30 nei locali dell’Expo ex, sarà inaugurata la mostra “Il viaggio ad Auschwitz”, a cura del circolo fotografico Avis Osimo. Si ricorda, inoltre, che in occasione delle Giornate della Memoria, sabato 26, alle ore 21, e domenica 27, alle ore 18 e alle ore 21, il Teatro Nuovo Melograno tornerà a mettere in scena lo spettacolo “Boom”, per la regia di Catia Urbinelli e le coreografie di Monica Miniucchi, con nuove storie e nuovi personaggi.
“Anche quest’anno – afferma il sindaco Mangialardi – o forse sarebbe meglio dire quest’anno più che mai, vogliamo che il Giorno della Memoria rappresenti un’occasione di profonda riflessione sui gravi pericoli che incombono sulla nostra società quando la vita degli esseri umani, di tutti gli esseri umani, non sono più universalmente considerati nel loro valore assoluto. Purtroppo, constatiamo quasi quotidianamente come xenofobia e razzismo siano divenuti sentimenti diffusi, grazie soprattutto a chi irresponsabilmente, nel corso di questi anni, non ha esitato a sdoganarne e normalizzarne l’utilizzo nel confronto pubblico, e continua oggi ad alimentarli per il proprio consenso, soffiando sul fuoco della paura e dell’intolleranza”.
“Ma più del cinismo di chi lucra politicamente sul disprezzo della dignità umana – continua il primo cittadino – a preoccupare davvero è l’assuefazione a un linguaggio di odio che sembra non destare più scandalo, una sorta silenzio-assenso che si trasforma in inerzia, in indifferenza, e, come già accaduto oltre ottanta anni fa con le leggi razziali, rischia di renderci tutti complici di una politica che sta sbriciolando quei valori fondamentali che sono alla base della nostra democrazia: l’amore per la giustizia e la libertà, il rispetto delle diversità, la solidarietà verso i più deboli. La reazione a questo ordine di cose che sta sfigurando il volto del nostro Paese non può che partire dal restituire pieno significato a parole come cultura e memoria, che rappresentano i pilastri su cui costruire il concetto di cittadinanza. E in questa direzione va il programma che abbiamo predisposto insieme alla Comunità Ebraica di Ancona e alla Diocesi di Senigallia, con l’imprescindibile collaborazione delle nostre scuole”.
Ma gli appuntamenti con la memoria non si esauriscono nel fine settimana e continuano proprio con le iniziative organizzate dalle scuole di Senigallia. Il 29 gennaio e il 12 febbraio, con inizio alle ore 15, all’istituto “Corinaldesi” si terrà una conferenza dedicata al tema “Dalle leggi razziali alla Shoah dimenticata”. Martedì 5 febbraio, nell’aula magna del liceo scientifico “Medi”, ci sarà un incontro con il costituzionalista Giovanni Di Cosimo, che interverrà sul tema “Negazione dei diritti umani”.
Sabato 9 febbraio, alle ore 10 al teatro La Fenice, gli studenti delle scuole senigalliesi assisteranno alla conferenza di uno dei massimi storici del fascismo, il professor Emilio Gentile, intitolata “La rivoluzione antropologica del fascismo. Razzismo e antisemitismo”. Venerdì 15 febbraio, infine, alle ore 21 all’auditorium San Rocco, appuntamento con la proiezione del filmato “Obiettivo Yad Vashem”, seguita dalla lettura e dalle canzoni curate dall’associazione “NonCantoPerCantare”.
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