Rischio idrogeologico a Senigallia e valmisa, Mangialardi risponde a Luciano Principi
La risposta del sindaco alla lettera inviata dal cittadino a Senigallia Notizie
Arriva la risposta del sindaco Maurizio Mangialardi al cittadino Luciano Principi, che in una lunga lettera inviata a Senigallia Notizie (qui il testo integrale) chiedeva un cambio di passo e “una volontà politica nuova” nella gestione del rischio idrogeologico della valle Misa e Nevola.
Mangialardi risponde attraverso la rubrica del sito istituzionale Scrivi al sindaco, a cui Principi aveva inoltrato la lettera pubblicata sul nostro giornale.
“Lo strumento istituzionale del Contratto di Fiume (CdF) è identificato nella Carta Nazionale come processo di programmazione negoziata e partecipata volto al contenimento del degrado eco-paesaggistico e alla riqualificazione dei territori dei bacini/sottobacini idrografici. Perseguendo questa identità il CdF del bacino idrografico Misa-Nevola, che ha avviato il suo percorso oltre tre anni fa, sta giungendo alla conclusione, che avverrà presumibilmente nei prossimi mesi – spiega il sindaco – Il lavoro sin qui svolto si è concretizzato in un primo, fondamentale documento, propedeutico ai successivi e conseguenti documenti di carattere strategico e d’azione. Infatti il 5 novembre l’Assemblea del Contratto di Fiume ha approvato il “Quadro Conoscitivo con lineamenti del documento strategico“, messo a punto a seguito di undici incontri partecipati e di cinque focus su temi specifici con particolare riguardo a: gestione del rischio da alluvioni nell’intero bacino idrografico; inquadramento geologico e geomorfologico; analisi idrologica ed idraulica del bacino idrografico; qualità delle acque; manutenzione dell’alveo e delle golene; gestione dei corsi d’acqua; uso dei suoli e paesaggi in ambito fluviale del bacino idrografico del Misa; questioni agricole-ambientali connesse con il bacino idrografico del Misa-Nevola; fruizione dell’ambito fluviale nei suoi molteplici aspetti. Le conoscenze acquisite descritte nell’atto approvato indicano i lineamenti su cui basare il documento strategico e i contenuti del programma d’azione”.
“I primi giorni di febbraio 2019 prenderanno il via i tavoli di lavoro di pianificazione integrata e partecipata cui viene affidato il compito di sviluppare e mettere a punto in tempi brevi un Programma d’Azione Generale– continua Mangialardi – , conclusivo del percorso verso il Contratto di Fiume del Misa-Nevola, da attuare successivamente attraverso Piani o singoli interventi nel breve, medio o lungo periodo. I lavori che prendono il via il 4 febbraio vertono su tre assi strategici inerenti le principali istanze emerse in fase di analisi, condotta, appunto, sin qui con il processo partecipativo proprio del CdF: sicurezza idraulica idrogeologica, agricoltura e qualità dell’ambiente, fruizione e sviluppo sostenibile, il tutto declinato in una articolazione il più possibile completa, dove credo si potranno discutere anche alcuni dei temi che lei propone.
Il tutto per arrivare entro il 2019 alla definizione del programma d’azione e di un primo piano attuativo“.
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