“Eventi per tanti, disagi sempre per gli stessi”, proteste residenti lungomare nord Senigallia
"Xmasters tutto luglio, festa hawaiiana del Jamboree ad agosto, ora anche moto in spiaggia a gennaio: perchè solo da noi?"
Sta facendo “rumore” la protesta dei residenti del lungomare Mameli di Senigallia, quelli, per intenderci, che abitano in una delle zone che sono più interessate da alcuni degli eventi di richiamo dell’estate senigalliese: l’Xmasters e la festa hawaiiana del Summer Jamboree.
Eventi, che sicuramente sono di successo e importanti per la stagione turistica di una città come Senigallia, che è da sempre sinonimo di spiaggia tranquilla da vivere con tutta la famiglia, ma che da tempo cerca alternative a questa dimensione, sperando di allargare l’offerta anche verso un turismo più giovane. Eventi che vengono però definiti “impattanti” da chi, suo malgrado, da qualche anno se li trova davanti casa, in un tratto di lungomare storicamente votato alla tranquillità e ad un ambiente balneare fatto di sole, mare e un’ampia spiaggia libera (merce, questa, sempre più rara nei litorali italiani).
“Impattante” perchè, come ci fanno sapere gli stessi residenti, le estati all’altezza della Cesanella sono diventate spesso sinonimo di disagi per i residenti e per chi sceglie di prendere in affitto un alloggio in riva al mare da quelle parti. “Luglio è quasi totalmente ‘occupato’ dall’Xmasters, tra montaggio, smontaggio e svolgimento dell’evento: giornate intere e notti fino a tarda ora con musica a tutto volume, con conseguenti frequentatori ubriachi e molesti e con i mezzi pesanti incessantemente al lavoro quando si tratta di allestire. Ad agosto arriva la festa hawaiiana del Summer Jamboree: ai disagi sopra descritti si sommano le strade chiuse e i bagni chimici in strada, a poca distanza dalle nostre finestre”.
“Ora eventi anche d’inverno. – continuano i residenti del lungomare nord di Senigallia – Per due settimane siamo dovuti sottostare a ruspe in spiaggia per la creazione di… piste da cross davanti alle nostre case, per poi avere nelle orecchie per giorni il rumore di moto che sfrecciavano sull’arenile, l’odore dei gas di scarico e dell’olio bruciato. Ma a Senigallia non esiste già una pista da cross, che si trova oltretutto in una zona dove non si creano disagi ad altri cittadini?”.
Il fulcro della protesta del gruppo di residenti è proprio questo: non tanto l’esistenza degli eventi, la cui importanza e rilevanza per l’economia della città non è in discussione, ma l’opportunità di farli svolgere sempre nello stesso posto, causando disagi solo ad un gruppo di cittadini: “Non siamo contro lo svolgimento degli eventi, – assicurano – ma contro il loro concentramento esclusivamente in questo tratto di lungomare. Se è vero che portano vantaggi a tutta la città, perchè dobbiamo patirne i disagi solo noi? Perchè mezzi pesanti e ruspe deturpano sempre questo tratto di spiaggia? Perchè solo qui rumori molesti e inquinamento acustico, sui quali, oltretutto, qua non vengono mai fatti controlli, nonostante le segnalazioni?”.
Comunque la spiaggia libera è li. Ci ho abitato per alcuni anni e ne ho usufruito. I disagi estivi ci sono ma obiettivamente, è la zona di lungomare meno abitata in assoluto.
Se non li, dove?
Ma è oramai una prassi consolidata di questa città che non sa più crescere per vuoti ma solo per pieni ( e poi ci vengono anche a sfinire con la nenia della “città smart” o della “città resiliente”). E’ oramai un fatto appurato che in questa città gli strumenti regolatori sono solo dei cadaveri dipinti. A proposito il Piano di Zonizzazione Acustica prevedeva in quella zona l’idoneità per lo svolgimento di tali manifestazioni rumorose? La Valutazione Preliminare di Impatto Acustico possibile che prevedeva il rispetto dei limiti acustici consentiti dalla zona? E la valutazione paesaggistica , che fa dannare l'anima quando si deve rimuovere una semplice coccia di fiori, possibile che abbia potuto accettare tale movimentazione di sabbia?
Tutte cose che andrebbero prese attentamente in considerazione, non solo per il rispetto dei pochi “lagnosi” del posto ma per il rispetto dell'’intera città.
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