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Decreto Sicurezza, Diritti al Futuro: ” Sollecitiamo iniziative atte a contrastarne gli effetti”

"Confidiamo che le nostre richieste non rimarranno inascoltate perché la posta in gioco è troppo alta"

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Diritti al Futuro, logo

In questi giorni si è fatto particolarmente acceso lo scontro tra il Governo del cosiddetto cambiamento ed alcuni Sindaci che hanno posto in essere azioni volte a contrastare gli effetti del “Decreto Sicurezza” che, per come è congegnato, rischia di produrre effetti in contrasto con il suo stesso nome, ovvero di aumentare le situazioni di irregolarità ed illegalità, confinando decine di migliaia di immigrati ai margini della società precludendo loro ogni possibilità di integrazione.

Diritti al Futuro”, formazione politica costituita da “La Città Futura” e “Art. 1-MDP, oltre che da singoli cittadini liberamente aderenti, fortemente preoccupata per le ricadute negative che il decreto potrebbe avere anche nel nostro territorio, pur privo, sino ad oggi da fenomeni di intolleranza ed anzi storicamente caratterizzato dalla attitudine alla accoglienza ed inclusione, ha indirizzato una lettera aperta al Sindaco di Senigallia per rappresentargli i motivi della propria preoccupazione, collegati a precise previsioni contenute nel Decreto, e per richiedergli l’adozione di ogni iniziativa politico-istituzionale idonea a contrastarne i pericolosi effetti. In particolare, nella nostra lettera, abbiamo evidenziato tre punti che sono quelli che maggiormente ci preoccupano:

1. La previsione per cui gli SPRAR non potranno più accogliere i richiedenti protezione internazionale (ma solo chi già l’ha ottenuta e i minori non accompagnati) metterà in crisi quel modello di accoglienza diffusa cui si affidavano le speranze di tutti coloro che credono nella capacità delle comunità di integrare nel proprio tessuto persone provenienti da altri paesi e culture. Tutto ciò avverrà a vantaggio del modello “campo di concentramento” rappresentato dai CARA e dai CAS, meri luoghi di raccolta e contenimento di grandi masse di persone in assenza di ogni iniziativa e proposta atta a favorirne l’integrazione.

2. La sostanziale abolizione del permesso di soggiorno per motivi umanitari, che in questi anni ha rappresentato la risposta a tutte quelle situazioni (nel 2017 il 25% del totale dei richiedenti protezione internazionale) che, pur non atte a supportare il riconoscimento dello status di rifugiato, risultavano a giudizio delle commissioni territoriali meritevoli di tutela, relegherà nell’illegalità decine di migliaia di esseri umani dal momento in cui i loro permessi di soggiorno andranno in scadenza. Anche nel nostro territorio avremo persone ridotte alla condizione di invisibili, private dei loro diritti fondamentali (salute, lavoro, istruzione) e, nella loro condizione di vulnerabilità, potenziale manodopera per la criminalità.

3. La previsione contenuta all’art. 13 del decreto, per cui coloro che hanno presentato richiesta di protezione internazionale e dispongono quindi di un permesso di soggiorno per richiedenti asilo, non hanno diritto alla iscrizione anagrafica e di conseguenza al rilascio della carta di identità, relega queste persone, per un tempo, che, come ben sai può essere anche molto lungo, in una sorta di limbo privandole di diritti costituzionalmente riconosciuti. Abbiamo rappresentato al Sindaco come, di fronte alla gravità delle situazioni che si andranno a determinare, ci sembri non si possa restare con le mani in mano in attesa che intervenga una pronuncia della Corte Costituzionale: questa legge ingiusta, disumana e criminogena impone infatti ad ogni democratico di mobilitarsi e di fare quanto in suo potere per sventare la minaccia. Da questo punto di vista ci sembra lodevole l’iniziativa del Sindaco di Palermo, che in queste ore sta raccogliendo il consenso di molti altri Sindaci, di dare disposizione agli uffici per la non applicazione del decreto per la parte che direttamente investe i comuni (iscrizione anagrafica).

 

Ci piace a questo proposito citare il Prof. Luigi Ferrajoli, giurista, ex magistrato, filosofo del diritto e allievo di Norberto Bobbio, che ieri, su Il Manifesto, scriveva “Il rifiuto dei sindaci di applicare il Decreto Salvini è un atto ammirevole di disobbedienza civile e di obiezione di coscienza… e rappresenta una forte presa di posizione istituzionale in difesa dei diritti umani dei migranti… Ovviamente al prezzo delle conseguenze giuridiche alle quali si espongono i disobbedienti… Naturalmente i Sindaci non possono disapplicare la legge e neppure promuovere essi stessi la questione di illegittimità di fronte alla Corte Costituzionale. L’accesso alla Corte per ottenere la pronuncia di illegittimità della legge è tuttavia possibile….” e, senza entrare nei dettagli tecnici, l’iniziativa dei Sindaci può favorirla. In conclusione abbiamo richiesto al Sindaco di intraprendere ogni possibile azione sia politica che istituzionale per impedire che il decreto dispieghi i propri nefasti effetti ed in particolare gli abbiamo chiesto di dare disposizione agli uffici competenti, in analogia con l’azione intrapresa da altri Sindaci, perché non rifiutino l’iscrizione anagrafica ai titolari di permesso per richiedenti asilo e di intraprendere un’azione politico-istituzionale, anche nelle sue vesti di Presidente Anci, nei confronti del Presidente e della Giunta regionale perché propongano ricorso alla Corte costituzionale per conflitto di attribuzione. Confidiamo che le nostre richieste non rimarranno inascoltate perché la posta in gioco è troppo alta essendo messi a rischio i principi fondamentali e sostanziali della nostra democrazia, sanciti e garantiti dalla nostra Carta Costituzionale.

Per “Diritti al Futuro

Massimiliano Giacchella

Euclide Sartini

Commenti
Ci sono 2 commenti
Antonio 2019-01-08 09:54:22
L'unica "posta in gioco" che vi interessa è il business che riempie le tasche delle cooperative e delle associazioni, ma la pacchia è finita, fatevene una ragione! Andate VOI in Africa visto che vi piace essere buonisti! Tanto il 26 maggio non ci sarà più spazio per gli adepti di Soros perchè l'attuale Europa sarà spazzata via senza se e senza ma! Trovatevi un lavoro perchè la mangiatoia vi è stata tolta!
bimi 2019-01-08 22:57:57
Assurdo che si possa "sollecitare ad adottare iniziative" volte a contrastare una Legge dello Stato. Quello che chiedete è l'anarchia, l'instaurazione della legge del più arrogante, imporre in maniera fascista la visione di voi pochi a tutto il resto del popolo italiano che, voi volenti o nolenti, rappresentano le Camere da cui quelle stesse Leggi sono uscite.
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