Cordoglio Comune Senigallia per scomparsa D’Amico: “grande protagonista della scuola”
Mangialardi: "intere generazioni di studenti devono essergli riconoscenti"
Con il preside Mario D’Amico se ne va un grande protagonistadella scuola media senigalliese della seconda metà del ‘900: per diversi anni stimatissimo docente di scienze e matematica nelle scuole cittadine, sempre animato sino agli ultimi anni della sua vita, da una grande curiosità intellettuale e di ricerca.
Poi la lunga attività di preside per tutto il resto della sua vita professionale. Era da qualche anno entrata in vigore la riforma della scuola media unica (1962/63), obbligatoria per tutti, una vera e propria rivoluzione sociale e al giovane preside, Mario D’Amico fu affidato il compito di avviare ed organizzare, vista la aumentata popolazione scolastica, una nuova scuola media nella nostra città : la scuola media Luigi Mercantini, la quale, grazie alla capacità professionale del preside, al suo dinamismo e all’orgoglio sacrosanto di costruire una realtà educativa efficiente ed adeguata, seppe in poco tempo conquistare la fiducia e l’interesse di tantissime famiglie.
Mario D’Amico è stato un uomo di scuola innovativo e coraggioso e di quella riforma scolastica seppe essere interprete fedele ed attuatore intelligente, sensibile ed aperto sul piano sociale e pedagogico.
Di lui vanno ricordati l’assoluto rigore professionale, una sicura competenza didattica e pedagogica, e la grande passione quotidiana per l’azione didattica ed educativa: l’alunno, sempre, principio e fine del fare scuola.
Così lo ricorda e lo saluta i sindaco Maurizio Mangialardi: “Intere generazioni di studenti e la città tutta devono al preside Mario D’Amico un particolare tributo di gratitudine e di riconoscenza: la sua presenza e la sua azione lasciano un segno profondo nella storia della nostra scuola media , come testimonia la media Luigi Mercantini che lui hai avviato e curato con amore per oltre vent’anni e che ancor oggi continua ad essere una bella scuola come lui l’avrebbe voluta . Un grande grazie per tutto quello che a ciascuno di noi e alla comunità tutta ha generosamente donato,in particolare quell’insegnamento e quell’esempio che sul pianoumano, pedagogico e culturale ci lascia e ci consegna come preziosa testimonianza . Alla moglie Giuliana , ai figli ed ai nipoti le più vive condoglianze e affettuosa vicinanza da parte mia, di tutta l’amministrazione e della città tutta”.
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