Stalking: confermata in appello la condanna per Mazzoni, ora trasferito in una comunità
Resta di tre anni e mezzo la pena detentiva per il 42enne, per il quale è stata nel frattempo accolta un'istanza di scarcerazione
I giudici della Corte di Appello di Ancona hanno confermato la sentenza del 28 maggio 2018, ai danni del 42enne di Senigalliaarrestato a novembre 2017 e finito a processo per stalking nei confronti di una 24enne, sua concittadina.
In primo grado a Jurgen Mazzoni era stata inflitta una condanna a tre anni e sei mesi di reclusione, contro la quale erano state sia la difesa, sostenuta dall’avvocato Andrea Natalini, che le parti civili, assistite dagli avvocati Ruggero Tomasi e Mary Basconi, a ricorrere in appello, chiedendo alla corte di rivalutare le attenuanti e le aggravanti riconosciute all’imputato.
La sentenza di secondo grado non ha invece mutato nulla di quanto già deciso al termine del primo iter processuale, confermando i tre anni e mezzo di carcere, dei quali oltre uno è già trascorso, visto che Mazzoni è agli arresti, come detto, da novembre 2017.
La vicenda giudiziaria prende il via dalla denuncia sporta dalla 24enne contro l’uomo, con il quale aveva preso corpo una relazione che, da quanto emerge dalle carte processuali, era una semplice amicizia per la ragazza, ma Mazzoni ha parlato invece di amore non corrisposto, che lo avrebbe portato a gesti anche pesantemente intimidatori nei confronti della giovane.
Lo stalker, su cui pesa anche il violento precedente dell’uccisione di sua moglie, che nel 2002 gli costò 14 anni di prigione, ridotti a circa 8 per buona condotta, non è però più detenuto nel carcere anconetano di Montacuto, in seguito all’accoglimento di un’istanza di scarcerazione, per effetto della quale Mazzoni si trova ora affidato a una comunità del sud delle Marche.
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