Preso a pugni per un angolo non visto, il racconto di un arbitro di Senigallia
La Gazzetta dello Sport ha intervistato un diciannovenne aggredito alcuni mesi fa
Preso a pugni in faccia per un angolo non visto. E’ questa la storia, nota e risalente ormai a diversi mesi fa, che un arbitro di Senigallia ha recentemente raccontato alla Gazzetta dello Sport.
Nel numero di Sportweek – supplemento settimanale del più noto quotidiano sportivo italiano – sabato 24 novembre, un arbitro di 19 anni, Christian Guarino, ha raccontato la sua vicenda, ricordando quanto successo ad Ancona nell’aprile 2018, durante la partita del campionato provinciale di Terza Categoria tra Piano San Lazzaro e Aquila (nulla a che fare con la città abruzzese).
“Era una partita tranquilla, poi l’inferno scatenato da un banale episodio. Un angolo che non ho visto”, sottolinea il giovane.
Gli animi si surriscaldano, Guarini espelle un giocatore che “mi colpisce con un pugno alla mandibola. Poi si divincola, e mi raggiunge con un altro cazzotto”.
Il giocatore è stato squalificato per 4 anni, il giovane arbitro invece dirige ancora, adesso in Seconda Categoria e non ha perso la passione, anche se alla Gazzetta dello Sport dichiara:
“mi sono accorto che calciatori, allenatori e dirigenti conoscono poco o nulla il regolamento. Molti dei problemi nascono da qui, il resto lo fa la mancanza di cultura sportiva”.
L’articolo è interamente riportato nella foto in evidenza.
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