“Senigallia capitale europea del buon mangiare”. A decretarlo una volta di più la rivista specializzata “Dissapore” che un articolo di qualche giorno fa menziona la città dalla Spiaggia di Velluto come un vero e proprio faro a livello continentale per tutti i gourmet.

“Sarà l’aria, sarà l’acqua, sarà la storia, ma c’è qualcosa che rende Senigallia un posto veramente speciale per la gastronomia italiana” scrive Luca Iaccarino: un titolo ancor più certificato dalla “nuova stella”, la terza, conquistata recentemente da Mauro Uliassi.

Un passaggio sicuramente fondamentale per dare lustro alla città che comunque, a ben guardare, era già un astro splendente nel firmamento della gastronomia nazionale

“Senigallia è la nostra Lione (che ha dodici volte gli abitanti) – prosegue l’articolo – Ci sono le tre stelle di Uliassi. Le due di Cedroni. C’è la bellissima gelateria-cioccolateria di Paolo Brunelli che proprio Dissapore ha eletto miglior gelatiere d’Italia”.

Non solo: l’articolo menziona altri locali nostrani che si trovano sulle guide dei gourmet di tutto il mondo, aggiungendo anche i vini e l’olio, da sempre patrimonio locale e nazionale. “Dunque- conclude- cosa rende Senigallia così speciale dal punto di vista del gusto?Io penso che sia una convergenza di fattori. La grande qualità agricola dei prodotti di zona. La tradizione di caccia e pesca, che porta sulle tavole animali speciali. La capacità di accogliere e far star bene, diffusa tra Romagna e Marche. La cocciutaggine dei marchigiani, che quel che vogliono, ottengono. Una buona dose di pazzia, che se conoscete la gente di qua sapete che la follia non manca. Insomma: frullando queste cose, viene fuori il miracolo di Senigallia”.

Sacrosanta verità aggiungiamo noi.